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A NORD DEL PONTE MORANDI – Il tunnel di luci che unisce la città

Fotografia di © Patrizia Farina.

Sabato 8 Dicembre in periferia (quartiere di Certosa) e nel centro di Genova  (Piazza De Ferrari) sono stati inaugurati due fasci di luce a forma d’arco, come per ricreare dei tunnel, sotto ai quali, ogni giorno  passano  migliaia di persone.

La creazione del tunnel di luce mi ha da subito incuriosito ed eccitata e mi sono immediatamente domandata quali fossero le ragioni e le motivazioni di un’opera del genere.

Credo che i due tunnel luminosi siano stati messi per collegare, almeno idealmente e simbolicamente, la stazione della metropolitana del centro con quella di Brin a Certosa (il quartiere che, dopo la caduta del ponte, era improvvisamente rimasto solo, isolato e distaccato dal resto di Genova).

Un dramma nel dramma – quello di Certosa – poiché, dopo ogni tragedia che colpisce una comunità, l’unica cosa che conta, per ricominciare a vivere, è rialzarsi  insieme e non sentirsi soli.

Certosa la mattina del 14 Agosto un secondo dopo il crollo si è ritrovata sola e abbandonata dal suo cuore, De Ferrari,  centro della splendida e unica signora del mare, Genova.

Ho saputo che è stato considerato il tunnel urbano più lungo d’Europa, credo raggiunga quasi i 60 metri.

Sono molto felice di ciò, dopo tutto quello che ha passato Certosa: una bella sorpresa natalizia ci stava, dopotutto è Natale anche per lei, no?

Ci voleva proprio un regalo così dopo tanta tristezza. Brin deve tornare ad essere felice e allegra come prima di quel maledetto 14 Agosto che ha segnato per sempre il suo destino…

Le autorità si sono date molto da fare per rinvigorire il quartiere: oltre al fascio di luce, hanno portato due abeti dal Trentino Alto Adige e li hanno piazzati, uno in Piazza Petrella e l’altro vicinissimo al luogo del crollo del ponte. Ovviamente anche questo è stato un gesto bellissimo da parte delle altre regioni, perché tutti hanno capito cosa si provi a vivere in una città spezzata in due.

Ho chiesto ad alcuni cittadini che cosa pensino di questo gesto e tutti hanno apprezzato veramente tantissimo: noi di Certosa siamo fieri delle persone che ci aiutano cercando di tirarci su il morale e ogni gesto d’aiuto è ben accetto.

In questo periodo tutti si aiutano, e, incredibilmente, solo la caduta del ponte poteva riunirci in questa città , anche la rivalità  tra i sampdoriani e genoani  sembra essersi un po’ allentata… tutti si sono uniti per aiutare un quartiere a pezzi anche i tifosi più accaniti.

Per me questo gesto è stato molto importante, ma credo che certi eventi dovrebbero  esserci sempre, a prescindere dalle tragedie.

(Marshmellow)