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Roldano e Dragut raccontano la Genova dei D’Oria. Un progetto della 3F per la notte nazionale dei licei classici

La storia di Andrea D’Oria da un punto di vista inedito: quello del suo cane Roldano e del suo gatto Dragut (ritratti nei quadri custoditi a Palazzo del Principe).

Intervista alla professoressa Rossana Bottazzi

di Arianna Brandi, Elena Della Casa e Alessia Gerini

 

In che cosa consiste il progetto? Chi sono Roldano e Dragut?

Si tratta di uno spettacolo in cui viene raccontata la storia di Andrea D’Oria dal punto di vista sia del suo gatto Dragut che del cane Roldano. La presenza di animali mostra il lato amorevole del loro padrone, ritenuto uomo rigido, ma in realtà molto affezionato a loro.

Lo spettacolo vuole anche evidenziare l’intensità del legame tra uomo e animale che è sempre esistito, anche nel passato. L’attività propone anche una vena comica sulla litigiosità tra il gatto e il cane. All’inizio dello spettacolo il Palazzo del Principe prenderà vita e ne verranno narrate le origini.

Come è nata l’idea del progetto?

Il progetto – che ho coordinato insieme alla professoressa Irene Dominici e che coinvolge circa la metà della classe- nasce dal bisogno condiviso di parlare di Genova e del nostro amore verso questa città. I ragazzi hanno visitato il Palazzo del Principe di Andrea D’Oria, nel quale, all’interno della sala principale, sono custoditi i quadri raffiguranti Roldano e Dragut. E’ nata così l’idea di offrire una visuale inedita per raccontare la storia dei D’Oria.