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La “De Amicis” di Palermo, scuola accogliente e colorata. Quanti extracomunitari ci sono nella nostra città? Zero! Perché chi arriva a Palermo diventa palermitano”(cit. Leoluca Orlando)

Il 4 Dicembre abbiamo partecipato alla “Festa dell’accoglienza” ai Cantieri culturali della Zisa. Avevamo preparato una bella esibizione: un canto dal titolo “Basta poco” sulla cui musica avremmo dovuto ballare, tre poesie e l’introduzione, scritta da Yoko Ono Lennon, al libro “Imagine” di John Lennon.
L’adesione di tante scuole a questa manifestazione ha creato dei problemi di sicurezza e di tempi, così prima di salire sul palco ci è stato detto che dovevamo ridurre i tempi della nostra esibizione. Noi ci siamo rimasti male perché volevamo esprimere il nostro messaggio di pace e di accoglienza in modo completo.
Così quando il nostro compagno Cristian, che aveva l’incarico di presentare ha detto che avremmo avuto tante cose da dire ma ci avevano detto di “stringere”, tutti hanno applaudito. Il nostro Sindaco Leoluca Orlando, presente all’evento, ha detto a Cristian di scrivergli una lettera nella quale esprimere ciò che non eravamo riusciti a dire.
Nonostante le difficoltà organizzative è stata una esperienza molto bella perché noi pensiamo che l’accoglienza sia un valore importante e irrinunciabile.
Cristian quindi ha scritto la lettera a nome di tutti noi compagni ed il 7 Dicembre il Sindaco, in visita nella nostra scuola, è venuto in classe a ritirarla e a salutarci.
E’ stato un momento emozionante! Leoluca (così ci ha detto di chiamarlo) si è mostrato affettuoso e disponibile, ha dato ad ognuno di noi il suo biglietto da visita e ci ha detto che ogni qualvolta abbiamo qualcosa da dirgli possiamo scrivergli. L’idea che una persona di potere come lui si sia dimostrata così vicina e semplice ci ha fatto sentire al sicuro. Cristian ha consegnato la sua lettera ed il 17 Dicembre abbiamo ricevuto la sua risposta di ringraziamento.
E’ proprio forte questo sindaco!

Ecco la nostra lettera a Leoluca:

Caro Sindaco,
Sono Cristian, il bambino che il 4 dicembre 2018 ai Cantieri culturali della Zisa, durante la “Festa dell’accoglienza” avrebbe voluto dire tante cose, ma che per problemi organizzativi e di tempo non ha potuto dire. Scrivo a nome mio e dei miei compagni.
Quel giorno avremmo dovuto mandare un video con delle immagini bellissime del testo musicale “Imagine” di John Lennon. Avremmo dovuto recitare due poesie:
“Il sentiero” e “Un bambino in guerra” che parlano di speranza e di accoglienza
“… e tracciarono assieme un nuovo sentiero che guarda lontano verso il sogno che ha della vita ogni essere umano” (versi finali di uno dei due testi).
Non ci è mancato esibirci, ma dare un messaggio di amicizia e affetto verso chi scappa dalla guerra e dalla povertà.
Caro Sindaco, le tue parole sono state magnifiche e ci sono rimaste nel cuore, le ricordiamo bene: “ Se mi chiedono: quanti extracomunitari ci sono a Palermo? Io non rispondo 8.000 ma zero perché chi arriva a Palermo diventa palermitano”.
Ci hai anche detto, come ci dicono sempre le nostre maestre, che noi apparteniamo tutti alla stessa razza, quella umana. Vorremmo chiederti di poter accogliere tutte le persone che arrivano nel nostro paese come facciamo noi nella nostra scuola colorata. Siamo tutti uguali e diversi e questo è bellissimo! In questo periodo sentiamo delle notizie brutte. Io non sono tanto sicuro che tu potrai fare tutto da solo, ma noi tutti insieme, saremo sempre con te perché tu la pensi come noi, sei uno di noi. Grazie per averci dato fiducia, speranza e di avere detto cose serie con allegria, come piace a noi. Ti vogliamo davvero bene. Sei il migliore dei sindaci possibili per la nostra Palermo. Sappiamo che sei pieno di impegni, noi a Natale vogliamo dimostrare il nostro amore per la nostra terra, la sua storia, la sua cultura, la sua lingue e le sue tradizioni. Se sei libero il 19 dicembre alle 16:30, ci vieni a vedere? Noi vogliamo “ Cuntari e cantari ‘u Natali”. Che gioia sarebbe averti con noi!
Grazie per quello che fai e che farai, speriamo sempre di più.

Cristian Calabrese
e gli alunni della IV A e IV B
della Scuola Primaria E. De Amicis
di Palermo
Il video della nostra esperienza: