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Notte nazionale dei licei classici: storie di lupi e di uomini in 1F

Due favole di Fedro recitate e rivisitate secondo le rielaborazioni effettuate da autori successivi, da Gianni Rodari a Trilussa, a Garcia Lorca.

Intervista alla professoressa Raffaella Pansardi

di Giulia Dellacasa e Ilaria Penco

In che cosa consiste il vostro progetto?

Tutti gli alunni di 1F reciteranno due favole di Fedro, “L’agnello e il lupo” e “La cicala e la formica” e le relative rivisitazioni effettuate da grandi poeti come Trilussa, Gianni Rodari e Garcia Lorca. Ad ogni studente è stata assegnata la parte di un personaggio e, complessivamente, le favole e le rivisitazioni saranno esposte tre o quattro volte.

Che collegamento ha con la cultura classica?

Il collegamento principlae è quello con la narrativa e lo studio della favola; inoltre, sono testi semplici e comprensibili dal punto vista lessicale e sintattico, perciò molto adatti anche a studenti del primo anno.

Quanto tempo avete dedicato alla realizzazione del progetto?

Per ora abbiamo dedicato poco tempo, quattro mezze lezioni, ma ci sarnno sicuramente altre prove. Probabilmente lo spettacolo durerà una mezzoretta, comprese le due favole e i relativi commenti.

Cosa pensano i ragazzi di 1F  del progetto?

Penso che i ragazzi siano contenti, anche perché lo scopo della “Notte Bianca” è anche quello di divertirsi, capire che la scuola non è solo studio.

Qual è l’obiettivo del progetto?

Lo scopo del progetto è quello di sottolineare il lato positivo delle favole di Fedro che, a volte, possono risultare troppo severe.; un esempio è l’interpretazione della favola “La cicale e la formica” di Garcia Lorca, in cui il poeta associa alla cicala il simbolo della vita piena, tanto da desiderare di immedesimarsi nell’animale.