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Notte nazionale dei licei classici: intervista a Maria Aurelia Viotti, preside del D’Oria.

di Alice Vassallo e Giulia Zambrano

Come è nato il progetto “notte bianca”?

L’idea della “Notte nazionale del liceo classico” è partita da una scuola siciliana che ha coinvolto poi, con una campagna di informazione molto efficace, tantissime scuole di tutt’Italia. Anche la nostra ha partecipato l’anno scorso, insieme a circa  400 licei  italiani, a questo progetto in cui si festeggia la bellezza del liceo classico.

Che obiettivi si è posta  facendo partecipare la scuola a questa iniziativa?

Far conoscere ad un pubblico che si spera il più vasto possibile la vitalità da una parte e soprattutto la vivacità che procurano i licei classici, l’attualità e la validità della formazione offerta, la bellezza della cultura classica.

E’ soddisfatta dell’iniziativa?

Certo, penso che sia una bellissima festa dei licei classici, un’occasione straordinaria per gli  studenti per raccontare le cose che sanno fare e stupire con i loro talenti  un pubblico esterno o meglio una città intera.

L’anno scorso l’evento ha avuto successo?

La scuola era piena, si faceva fatica a girare nei corridoi perché c’era una massa di persone in movimento. Erano state proposte delle rappresentazioni itineranti della Divina Commedia, coreograficamente molto belle:  avevano posizionato in piani diversi ogni cantica: l’ Inferno, il Purgatorio, il Paradiso.