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Notte nazionale dei licei classici: intervista a Rossana Bottazzi , coordinatrice e “anima” dell’iniziativa per il liceo D’Oria

di Michela Pruzzo e Chiara Zuanazzi

La “Notte Bianca”, o meglio, “La Notte Nazionale del Liceo Classico” – come specifica la professoressa Rossana Bottazzi, instancabile animatrice dell’iniziativa e storica docente di latino e greco –  parte da lontano, dal Liceo Classico Gulli e Pennisi, scuola superiore della città di Acireale, vicino a Taormina, Sicilia.

Ogni anno infatti più di quattrocento licei classici aprono le loro porte, fino a notte fonda,  per promuovere la cultura classica e per far comprendere quanto in realtà le materie studiate in questo tipo di scuola, non siano antiquate e trascurabili, ma di fondamentale importanza per rendere i ragazzi liberi di scoprire il mondo con tutti quegli strumenti che solo la cultura fornisce.

Di fondamentale importanza per l’organizzazione della serata presso il Liceo Classico Andrea D’Oria è il lavoro di coordinamento svolto dalla professoressa Bottazzi a cui abbiamo rivolto alcune domande.

Che ruolo ricoprirà durante lo svolgimento della notte bianca? E cosa pensa di questa attività?

Il mio ruolo sarà quello di coordinatrice delle attività inerenti alla serata. Ritengo quella della “Notte Nazionale del Liceo Classico” una delle iniziative migliori mai svolte tra le scuole, poiché unisce ogni anno istituti come il nostro a molti altri. Inoltre è un efficace metodo per far comprendere, a chi non fa parte di una scuola come la nostra, che non studiamo materie di scarsa rilevanza, poiché tutti, seppur inconsapevolmente, parliamo quotidianamente greco e latino. Per questo motivo  la cultura classica è essenziale, perchè ciò che siamo noi oggi  deriva da lì, e scoprire chi siamo fino alla radice è il modo migliore per scoprire noi stessi.

 Qual è quindi l’obiettivo principale di questa  attività e quali progetti verranno messi in scena?

Sicuramente l’obiettivo principale è quello di promuovere questo tipo di formazione, ma ancor prima di valorizzare  e far conoscere l’attualità di una scuola come il Liceo Classico; alcune volte quello che si studia viene considerato insensato o inutile al di fuori dell’ambito scolastico, e le lingue classiche vengono ritenute poco interessanti. Proprio per questo, durante lo svolgimento della serata cercheremo, tramite attività coinvolgenti ed interessanti di far arrivare al pubblico la bellezza e l’attualità che emanano testi letterari rivisitati, musica, giochi a sfondo culturale e tanto altro.

Quale sarà la durata delle esibizioni? Potrebbe farci qualche esempio di spettacolo?

Teoricamente la durata complessiva delle attività della “notte del Liceo Classico” sarà di circa sei ore, durante le quali verranno inscenati soprattutto spettacoli teatrali, musicali e giochi a sfondo culturale sia in aula magna che nelle rispettive classi. Ogni indirizzo proporrà idee innovative, che durante le settimane precedenti ha avuto modo di realizzare concretamente. Infatti i ragazzi cercheranno di congiungere studio, divertimento e passione grazie ai lavori svolti. Per far comprendere agli esterni quanto la cultura possa unire tutte le fasce d’età, molti ragazzi, seppur appartenenti a classi ed indirizzi diversi, hanno collaborato per un obiettivo comune, mostrando di avere una visione generale comune. Uno spettacolo a cui tengo particolarmente è la coreografia sulla Shoah, poiché rappresenta tramite la danza un episodio così tragico, che ha segnato la storia e la cultura del Novecento.