Storie di bullismo, l’apparenza inganna

Questa è la storia di un liceale di nome Kevin: un ragazzo molto intelligente, ma anche riservato e silenzioso che spesso veniva preso in giro e insultato dai suoi compagni per il suo carattere un po’ schivo. Finito l’anno scolastico, la classe di Kevin decise di organizzare una festa in spiaggia e, per la prima volta, invitarono anche lui. Kevin, quasi incredulo, accettò subito e iniziò a fantasticare su quello che avrebbe detto e quello che avrebbe fatto per farsi notare dai compagni e per dimostrare che anche lui era un ragazzo divertente e di compagnia.

Il giorno della festa, mentre si preparava, Kevin si chiese come mai, questa volta i compagni avessero deciso di includerlo nel gruppo. Kevin ci rifletteva ancora, mentre si pettinava e alla fine giunse alla conclusione che probabilmente la classe aveva finalmente capito che dietro l’apparenza musona c’era un ragazzo che voleva ridere e divertirsi; alla fine si levò tutto dalla mente, prese lo zaino che aveva preparato e uscì.

Arrivato in spiaggia, si accorse che non era ancora arrivato nessuno. Aspettò per più di un’ora ma dei compagni nemmeno l’ombra. Una vocina straziante cominciò a insinuarsi nella testa di Kevin: “Era uno scherzo!! Ti hanno preso in giro per l’ennesima volta.”

A un certo punto, arrivò un compagno in scooter, che da lontano gli urlò:“Voleeviiiii!!!”.

Racconto inventato da Carmen Raciti