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TESTIMONIANZA: LA TRATTA DEGLI ESSERI UMANI VISTA CON GLI OCCHI DELLE POTENZIALI VITTIME

La visione quotidiana in tv e sul web di immagini brutali di sbarchi continui sulle nostre coste di bambini, uomini, e donne in gravidanza che spesso perdono la vita in mare, ci ha spinti a conoscere la storia di chi quel viaggio lo ha vissuto sulla propria pelle: i nostri compagni d’istituto.

Così, pieni di entusiasmo e carichi di curiosità abbiamo deciso di intervistare Sabally, Rohail, Ibra e Sabrina che ci hanno parlato dei pericoli che hanno affrontato per venire qui in Italia: a partire dalla fuga dalle guerre, dalla fame fino ad arrivare alla paura di ritrovarsi da soli in un Paese nuovo.

Restiamo subito colpiti dalla timidezza di Modou, il quale alla domanda <<Ti piace stare qui in Italia?>> si limita a rispondere << Così così.>>. Invece, con molta scioltezza Ibra afferma <<Si, io mi trovo bene qui in Italia>> Modou aggiunge <<Sì, ma non mi trovo molto bene, mi manca la mia famiglia. Mio padre lavora a Londra, mia madre insieme a mia sorella in Tunisia, e mio fratello sta a Milano.>> Ma noi siamo ancora più curiosi. Vogliamo sapere di più. Ecco perché continuiamo a tempestarli di domande. << Sai cos’è l’infibulazione?>> Sabrina risponde << Sì, viene praticata in pochi paesi, si dice che sia una tradizione culturale ma in realtà l’origine è avvolta nel mistero. Ho visto praticare la circoncisione ad un bambino, è stato orribile sentire il suo pianto, pieno di dolore. Come da tradizione si fa al battessimo di ogni bambino>>. Restiamo profondamente colpiti dalle parole della nostra compagna. È evidente che abbiamo ancora tanto da scoprire.

<<Cosa ci sapete dire in merito alla tratta?>>. Modou e Ibra si guardano negli occhi e accennano un sorriso. Incominciano a parlare la loro lingua e noi non riusciamo a capire. Infine rispondono <<No, non sappiamo nulla>>.

Sabrina sembra più decisa a raccontarci la sua testimonianza. <<Ho visto molte donne rese schiave a causa della tratta. Non raramente capita anche di assistere a forme di ricatto che prevedono il ricorso a riti Voodoo>>.

<< Di cosa si tratta nello specifico?>>. Le abbiamo chiesto. Lei ci spiega tutta la pratica che svolgono queste donne dette “Mana” e noi rimaniamo stupefatti a sentire tutto ciò che passano queste donne che vengono portate fin qui. Conosce molte donne e anche uomini portati e resi schiavi che pagano ancora oggi un compenso in denaro per essere liberi.

Meo Alessia Maria, Pantaleo Marina, Bevilacqua Sabrina, Giattino Greta, Sciacca Katia,

IPC Cosentino, Marsala