Shoah, momenti incisi sulla pelle di tutti

L’articolo che vi sto per presentare riguarda uno dei periodi più cupi della vita dell’uomo, un periodo totalmente fuori dall’immaginabile, che ha portato la morte di circa 6 milioni di ebrei.

Iniziamo definendo il termine “shoah” che in ebraico indica lo sterminio degli ebrei, vittime del genocidio nazista. Tutto cominciò con l’odio di Adolf Hitler nei loro confronti, odio che era stato provocato da diversi motivi, ad esempio: il fatto che li considerasse un razza inferiore, portatrice di malattie e, di conseguenza,  di morte. Per Hitler erano coloro che avevano crocifisso Gesù ed incarnavano il male sotto ogni punto di vista. Gli anni della Shoah, corrispondondenti a quelli delle seconda guerra mondiale, furono molto duri e ciò che può farcelo capire al meglio sono le testimonianze delle persone che hanno vissuto in quel periodo. Un’informazione interessante è la razionalizzazione del pane, che veniva gestita distribuendo delle tessere ad ogni famiglia a seconda del numero delle persone appartenenti ad essa, con inseriti dei buoni da riscuotere al momento della partizione. Un’altra tipologia della distribuzione del cibo era il mercato nero, dove si potevano trovare gli alimenti di prima necessità, come la carne, il formaggio e il pane. Nel 1933 iniziarono le prime violenze contro gli ebrei in Germania, mentre nel 1935 venne approvata una legge per la cittadinanza, secondo la quale gli ebrei non sono più considerati cittadini tedeschi cosi da far spuntare nei negozi i primi cartelli con scritto “gli ebrei non possono entrare”.

Nell’autunno del 1941 gli ebrei, che dal settembre del 1941 furono costretti ad indossare una stella di David gialla cucita sugli abiti sin dall’età di 6 anni, non poterono più emigrare cosicchè tutti quelli che non erano riusciti ad andarsene prima, si trovarono letteralmente  in trappola.

Non dobbiamo pensare questi avvenimenti distanti da noi italiani. Nell’estate del 1943, dopo la caduta del regime fascista in Italia, Mussolini venne liberato dai nazisti e posto al comando di un nuovo regime fascista.

Ciò che oggi resta per ricordarci tutto ciò che accadde negli anni sopra elencati, sono vari monumenti che possiamo trovare principalmente a Berlino, come il “ Memorial to the Murdered Jews of Europe”.

Un altro magnifico esempio di memoriale sono le mattonelle dell’inciampo, collocate nel cemento stradale, avente una superficie leggermente ruvida che invitano ad inclinare il capo verso il basso facendo leggere i nomi degli ebrei morti nei campi di concentramento.

Un ultimo esempio è quello conosciuto come il rogo dei libri dove, nella piazza di Bebelplatz, vennero bruciati circa 25mila libri definiti proibiti per via del loro contenuto o del loro autore. Oggi possiamo trovare una didascalia con su scritto «Quando i libri vengono bruciati, alla fine verranno bruciate anche le persone», ma ciò che colpisce di più è che questa frase fu scritta parecchi anni prima del periodo nazista e viene vista come una feroce e brutale  premonizione di quanto sarebbe realmente successo sotto il regime di Hitler.

Paola Ruffo III G