Giovani tra social, droghe, alcol e sesso

I giovani d’oggi conducono stili di vita differenti, dall’essere frenetici ed impegnati all’avere abitudini oziose e sedentarie. Nonostante questo, i principali problemi adolescenziali sono uguali per tutti.

I social non vengono spesso utilizzati in maniera adeguata: moltissimi giovani hanno dipendenza da smartphone, esistono diversi casi di cyberbullismo, insieme alle foto a sfondo sessuale che frequentemente circolano in rete.

L’assunzione di alcol e droghe leggere o pesanti è un’abitudine che accomuna ogni giovane. Dalle droghe leggere, dove la cannabis viene fumata in maniera giornaliera da moltissime persone, alle droghe pesanti che possono provocare una tossicodipendenza. L’alcol è usato normalmente nella vita di un ragazzo in qualsiasi contesto; in Italia viene venduto ai minorenni sia nei pub che nei supermercati.

La sessualità è vissuta dai ragazzi in maniera precoce e sottovalutata. La ricerca condotta da Eurispes sui ragazzi tra i 18 e i 30 anni dice che le abitudini sessuali giovanili sono cambiate negli ultimi anni: l’utilizzo dei porno, lo scambio di messaggi a sfondo sessuale e i rapporti occasionali, sono diventati di uso comune. A volte però, la sessualità diventa un tabù, non è un argomento trattato in maniera limpida, né a livello anatomico né dal punto di vista sentimentale. Ecco perché molti giovani, seppur attivi sessualmente, sono disinformati e non conoscono tutti gli effetti collaterali negativi o positivi.

Si pensa spesso che qualsiasi foto mandata, scompaia e si dimentichi; che le droghe e l’alcol assunti frequentemente non provochino danni fisici o mentali. I giovani che fumano giornalmente cannabis riscontrano, per esempio, problemi alla memoria. La sessualità viene vissuta senza pensare agli aspetti negativi in maniera responsabile, dal rimanere incinta fino alla trasmissione di malattie.

Tutto questo perché i ragazzi non pensano ai diversi problemi che si creano. Si vive senza responsabilità, con la voglia di provare più le cose sbagliate per essere ribelli e sentirsi migliori. Nonostante sia legittima la voglia di conoscere, di provare nuove esperienze e di sentirsi invincibili come solo un adolescente può sentirsi, è importante valutare i diversi rischi che si corrono. Succede che i giovani si fanno influenzare dalle persone e dai luoghi che frequentano, finendo in giri sbagliati che possono portare a danni a volte più o meno seri. Bisognerebbe saper ragionare con la propria testa e non fare qualcosa perché il conoscente o il migliore amico la fa, ma capire dove una persona si deve fermare. Ci sono cose che si possono provare o fare solo quando si è adolescenti e privi di grandi responsabilità, ma non è giusto per noi stessi e per le persone che ci stanno accanto, quando le cattive abitudini invadono la nostra vita senza poter tornare indietro.

Elena Silluzio, IV H