BTS: “Speak Love, Not English”

La conquista del mondo del gruppo k-pop più famoso del pianeta

 

Per i fan del gruppo k-pop BTS il 2019 non potrebbe iniziare meglio: il 26 gennaio in tutte le sale italiane verrà trasmesso il loro concerto. Solo per un giorno sarà possibile rivivere sul grande schermo le emozioni di una delle date più importanti del BTS World Tour: Love Yourself, nell’attesa di vederli presto live anche in Italia. In pochissimo tempo i biglietti sono esauriti in molti cinema di Roma e Milano.
La band sud-coreana composta dai sette membri: Jimin di 23 anni, Jin di 26 anni, Suga di 25 anni, J-Hope di 24, RM di 24, V di 23 e il più piccolo: Jungkook di 21 anni, continua ad avanzare nella conquista del mondo della musica, battendo numerosi record, uno di questi è il video DNA, il primo video k-pop a superare le 600 milioni di visualizzazioni sulla piattaforma di YouTube. Tutto questo non è solo merito dei ragazzi, ma anche dei numerosissimi fan sparsi in tutto il mondo.

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Nonostante i BTS presentino degli elementi comuni agli idol, come un’ottima estetica, le difficili coreografie e le canzoni dedicate ai fan, accettano anche i loro difetti. “Abbiamo iniziato a raccontare le storie che le persone volevano ed erano pronte a sentire, storie che gli altri non potevano o non volevano raccontare”, dice Suga “Abbiamo raccontato di ciò che gli altri sentivano: dolore, ansia e preoccupazioni”. Trasmettendo questi potenti messaggi attraverso i video, le canzoni e i social i BTS raggiungono i fan che tanto apprezzano. “Quello era il nostro intento: creare quel tipo di empatia in cui le persone si possono riconoscere” continua Suga. Aiuta molto anche produrre canzoni con un sound accattivante, e con l’ultima canzone “Idol” le parole rimarranno nella storia del k-pop: “Potete chiamarmi artista, potete chiamarmi idol” recita la canzone “In qualsiasi modo mi chiamiate, non mi interessa… E non potete fermarmi dall’amare me stesso”. RM recita questo pezzo, ama te stesso, che rappresenta il cuore dell’identità dei BTS. Questa combinazione di aspetti è rimasta nei cuori dei fan, specialmente sui social, dove i BTS hanno raggruppato milioni di fan devoti chiamati ARMY che rappresenta un acronimo di “Adorable Representative MC for Youth”.

Dal 2013 ad oggi, e in futuro, i Bangtan Boys continueranno a riempire i fan di tutto il mondo di canzoni ed energia. “Anche se c’è una barriera linguistica, una volta che la musica inizia, le persone reagiscono alla stessa maniera ovunque andiamo” dice Suga. “Sembra quasi che la musica ci unisca per davvero” aggiunge Jimin: “Noi trasmettiamo energia al pubblico e agli ascoltatori e, allo stesso tempo, traiamo energia dagli stessi”. Affermano i due ragazzi, dopo aver concluso il tour sold-out del 2018.

Di Monica Colombarini

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