GLI STUDENTI DEL RUIZ: “VERITÀ PER GIULIO REGENI”

Nel terzo anniversario della morte del giovane Giulio Regeni, l’Istituto Superiore Gaetano Arangio Ruiz  ha voluto partecipare all’iniziativa di Amnesty International per chiedere la verità sui responsabili della sua morte.  Infatti il 25 gennaio 2016 Giulio Regeni, un giovane studente universitario italiano che stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti in Egitto nel periodo successivo al 2011, quando finì il governo di Hosni Mubarak, scomparve. Il suo cadavere, tumefatto da evidenti segni di tortura, fu ritrovato nove giorni dopo, il 3 febbraio, in un fosso ai bordi dell’autostrada Cairo-Alessandria. Ad oggi le autorità egiziane si ostinano a non rivelare i nomi di chi ha ordinato, eseguito, e coperto il sequestro, la tortura e l’omicidio di Giulio Regeni.

Il Ruiz, come tante scuole italiane, vuole stringersi con un abbraccio simbolico attorno alla famiglia Regeni e unire la propria voce a quella di centinaia di migliaia di persone che chiedono da tre anni VERITÀ PER GIULIO REGENI.

Per sostenere questa campagna di sensibilizzazione, stamani gli  studenti delle quinte classi hanno esposto striscioni e cartelli, che sono stati immortalati in una foto pubblicata poi  sul sito di Amnesty International e sui social con l’hashtag #3annisenzaGiulio.  Inoltre lo striscione della campagna di Amnesty è stato appeso sulla facciata dell’Istituto, come stimolo, anche visivo,   a non dimenticare  e  portare avanti,  la battaglia civile in nome di Giulio e la sua famiglia.

Del resto l’educazione ai diritti umani è da molti anni una priorità del  Ruiz, è inserita nella programmazione educativa  in molte attività curricolari,  con momenti di riflessione all’interno delle classi, o in attività extracurricolari, come quelle teatrali, quelle legate alla legalità o, ancora, nelle attività del volontariato promosse da studenti e docenti.