La memoria secondo noi

I pensieri degli alunni e delle alunne delle classi 5A E 5B della scuola primaria Teglia dell’IC Teglia di Genova.

“Mi chiamo Sara e sono un’alunna della classe 5 A. Questa settimana abbiamo parlato del “Giorno della Memoria”. La cosa che mi è piaciuta di più è stato un libro che si intitola “L’albero della memoria”. La cosa più importante per me, che mi ha colpito maggiormente, è quando la maestra, con sottofondo musicale, ha cominciato a leggere il libro. Prima di iniziare a leggere ha disegnato un albero sul cartellone e ci ha detto di scrivere o disegnare sopra le nostre emozioni e le parole che ci colpivano di più.”

“Sono Manuel, un alunno della 5 A. La cosa che mi ha colpito di più di questo argomento è stata come sono stati crudeli i tedeschi con i bambini e gli anziani: li mettevano in camere a gas ingannandoli di andare a fare la doccia ma invece andavano verso la morte”.

“Sono Sonia io vi parlerò del libro “Fulmine, il cane coraggioso”. Parla di questo cane che sapendo che potrebbe morire vuole aiutare lo stesso il suo padrone a combattere i tedeschi. La cosa che mi ha colpito di più è che il cane è andato a cercare il suo padrone perché pensava che fosse morto”.

“Mi chiamo Marina, sono un’alunna della 5 A. Io penso che non sia giusto quello che facevano i fascisti e i nazisti agli ebrei, è orribile, gli impedivano di vivere liberi e felici. In questi ultimi giorni abbiamo parlato di tutto ciò che riguarda la Resistenza e abbiamo capito che ricordare è importante e che il passato può riaccadere. I partigiani hanno rischiato la vita per salvare, ma soprattutto liberare gli ebrei, che hanno lottato per le loro speranze e i loro sogni senza arrendersi”.

“Mi chiamo Bryan sono un alunno della 5 B di Teglia. In queste settimane, con le maestre, abbiamo parlato a lungo del giorno della memoria, dove ricordiamo gli ebrei morti nei campi di sterminio. Abbiamo visto il film “La vita è bella”, abbiamo letto vari libri, tra cui “Fulmine, il cane coraggioso” e abbiamo prodotto tanti cartelloni. La cosa che mi ha colpito di più è stato conoscere il Signor Bisca, presidente ligure dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani. Ci ha raccontato tante testimonianze dei partigiani che hanno vissuto la Seconda Guerra Mondiale proprio nella zona della Valpolcevera e ci ha fatto comprendere l’importanza dell’impegno per raggiungere la libertà”.