SHOAH: LA MEMORIA VIVE OGNI GIORNO

A partire dal ’92, a Berlino, l’artista tedesco Gunter Demnig ha istallato 71 mila pietre dinanzi le case delle vittime per ricordare lo sterminio della Shoah: le cosiddette pietre d’inciampo. Duecento giorni l’anno è in giro per l’Europa dove incontra studenti, amministratori locali, parenti delle vittime. Le sue pietre sono richieste in tutti i paesi del continente ed è affiancato da qualche anno da un team. Oggi le pietre di inciampo arrivano nelle scuole di Italia incluse nei progetti dell’agenzia Dire. “Cerco di far rivivere i nomi. Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”: così ha recentemente affermato Demnig. “Ogni volta che ne mettiamo una è come la prima volta, la stessa commozione, lo stesso smarrimento per come tutto questo sia potuto accadere”. L’artista ha detto di non essere ancora soddisfatto e di voler continuare, sebbene abbia ricevuto, in più di vent’anni, tre minacce di morte. La giornata della Memoria ripercorre i fatti accaduti fra il 1939 e il 1945, circa 6 milioni di ebrei vennero uccisi dai nazisti del Terzo Reich con l’obbiettivo di eliminare un nemico interno, colpevole di molti dei problemi che affliggevano la Germania e di creare un mondo più “puro e pulito”. Lo sterminio partì dalla Germania e si espanse in tutta l’Italia. La scuola è per eccellenza il luogo nel quale la memoria si intreccia con il respiro del mondo che va verso il futuro. Il valore della memoria trova nella partecipazione degli studenti un ambito privilegiato affinchè i diritti/doveri di cittadinanza si esplicano nel rispetto delle regole e della partecipazione di tutti i cittadini alla vita civile, sociale e politica.

3° Liceo Classico Giovanni XXIII – Marsala