Catania, la festa di Sant’Agata tra fede e devozione

La festa di Sant’Agata, patrona di Catania, è la terza più importante al mondo e viene celebrata dal 3 al 5 febbraio tra culto, devozione, folklore e tradizioni.

Questa intervista è stata fatta a Pietro Scandurra Enrico, un membro del Circolo Cittadino di Sant’ Agata, un gruppo di devoti fondato nel 1874.

Chi è il devoto?

Il devoto è colui che fa una promessa religiosa nei confronti della Santa.

Cosa ti spinge a fare tutto ciò?

Ovviamente la fede e la devozione, ma in particolare ogni devoto lo fa per lodare la Santa della grazia ricevuta.

Come sei entrato nel circolo di Sant’Agata?

Entrare a far parte di un circolo è abbastanza semplice e scontato, infatti basta iscriversi andando in sede, la cosa più importante è avere costanza. 

Com’è strutturata la festa di Sant’Agata?

Si divide in tre giornate, rispettivamente il 3, il 4 e il 5 febbraio, non contando le commemorazioni del 12 febbraio e del 17 agosto. La prima fase consiste nell’ “offerta della cera” da parte di tutte le associazioni agatine, autorità civili, militari e religiose, e nell’uscita della “carrozza del Senato”, eseguite nella tarda mattinata del 3 febbraio.

La seconda parte consiste nella processione religiosa del 4 e del 5 Febbraio e si conclude con il ritorno della Santa nella cattedrale.

Che posizione prendi durante la processione?

I posti non sono assegnati, invece ci sono diversi punti di riferimento per noi devoti, disposti ad aiutare le persone che vanno a pregare la Santa, ad esempio il cordone e il fercolo.

Da quanti anni partecipi attivamente alla festa?

Non riesco a definire una quantità ben precisa di anni passati da quando ho iniziato, infatti è un desiderio che ho sin da piccolo. Più avanti con gli anni ho sentito dentro di me un maggiore bisogno di partecipare alla festa, così ho deciso di iscrivermi al Circolo di Sant’Agata.

Secondo te tutti quelli che partecipano alla festa sono davvero devoti o lo fanno per semplice divertimento? 

Purtroppo non tutti sono devoti, questo si capisce già dal comportamento che dimostrano durante la processione.

Secondo te sta diventando maggiormente una festa folkloristica che religiosa? 

Ho già risposto con la domanda precedente: ormai la festa si sta trasformando in un’ attrazione per turisti, perdendo la sua importanza religiosa.

Qual è la giornata più importante? 

Non c’è un giorno ben preciso, l’unica differenza è che nei giorni diversi dal 3 al 5 febbraio c’è un minore afflusso di persone perchè non si tratta delle giornate ufficiali della festa della Santa.

Alberto Coco e Danilo Scandurra, III G