• Home
  • Blog
  • Articoli
  • LA FIERA DEL DOLCE RACCONTATA DALLE PROFESSORESSE LICCIARDELLO E TORRISI

LA FIERA DEL DOLCE RACCONTATA DALLE PROFESSORESSE LICCIARDELLO E TORRISI

La fiera del dolce, promossa dall’Istituto “Giovanni Verga”, rappresenta un evento a tema annuale in occasione del quale gli studenti si occupano della vendita (affidata ai ragazzi e alle ragazze delle terze classi, in nome della loro responsabilità  e del loro saluto all’Istituto) di svariati dolci, il cui ricavato viene poi sia devoluto in beneficenza (per la ricerca sulla fibrosi cistica, ad esempio), sia destinato a opportune migliorie dell’Istituto (l’anno scorso, infatti, con parte dei soldi raccolti è stata allestita l’aula di sostegno). Il tema di quest’anno è stato la fratellanza, in onore di uno dei valori più  “abbracciati” dal nostro Istituto, promuovendo il dialogo tra le culture che si intrecciano nella scuola; l’evento, in particolare, negli ultimi quattro anni è sempre stato dedicato all’assistente amministrativo Maria Rita La Spina, persona solare, dolce e ricordata per la sua capacità  di sorridere anche nei momenti più difficili, venuta a mancare qualche anno fa. La manifestazione di quest’anno, tenutasi il 19 dicembre, è stata organizzata principalmente dalla Prof.ssa Licciardello e dalla Prof.ssa Torrisi, seguendo le orme dell’iniziativa promossa, per la prima volta, da Padre Cavallaro negli anni novanta del secolo scorso. Nel corso di due interviste rivolte alle due professoresse, oltre alle informazioni circa la fiera è emersa anche l’attenzione di tutto il corpo docente verso temi di attualità  che hanno senz’altro un profondo legame con la fratellanza: tra di questi, va sicuramente menzionato il bullismo, rispetto al quale gli studenti dovrebbero essere sensibilizzati e le scuole dovrebbero intervenire con una meticolosa prevenzione. Dai racconti delle professoresse sono emersi anche ricordi del passato riguardanti alcuni ex-alunni, con lo scopo di mostrarci come anche un piccolo gesto all’apparenza innocuo possa essere considerato un esempio di bullismo. «Sono sempre stata sensibile riguardo a questi tipi di argomenti, soprattutto perché nella nostra scuola sono presenti moltissimi ragazzi che provengono da altri paesi. Per noi è gratificante avere la possibilità  di accoglierli»: la Prof.ssa Torrisi ha espresso con chiarezza il suo pensiero a tal riguardo, manifestando la propria passione per un lavoro che “ha copiato” dalle sue zie.

In concomitanza con la fiera, si è svolto anche il concorso dei presepi (questi ultimi costruiti dagli studenti con oggetti riciclati), dedicato alla Prof.ssa Valeria Rumolino, una donna “che sapeva ascoltare”.

Borrelli A, Carbone JR, Sottile C

Foto di Cosentino M, Trovato S