• Home
  • Blog
  • Articoli
  • Migranti: pensate davvero che tutto quello che ci circonda sia vero?

Migranti: pensate davvero che tutto quello che ci circonda sia vero?

Secondo alcuni risultati riportati dal matematico Kurt Godel, possiamo dedurre che c’è una netta divisione tra verità e dimostrazione; ovvero, non tutto ciò che è vero è dimostrabile.

La matematica, come tutte le scienze, può essere ricondotta alla nostra quotidianità ed è per questo che troviamo tantissimi esempi a sostegno della tesi di Godel.

Ad esempio, è vero che già dal primo mese di questo 2019, abbiamo assistito alla morte di 170 migranti in mare, ma non possiamo dimostrare il perché siano stati lasciati morire.

Una possibile dimostrazione potrebbe essere una delle tante dirette del nostro Ministro dell’Interno Matteo Salvini, nella quale afferma, autoritario, che “la difesa dei confini è un sacro dovere, costituzionalmente previsto per ogni cittadino e, a maggior ragione, per un ministro dell’interno” .

E’ giusto difendere i confini da uomini, donne anche in gravidanza, neonati, bambini in cerca di un futuro, da anziani, da ragazzi o da semplici persone, che volevano solamente scappare da un inferno, ormai diventato troppo reale. E’ giusto perdere quel briciolo di umanità che rimaneva a questa terra e lasciarlo affogare nel Mediterraneo, insieme a 170 persone da cui abbiamo difeso i nostri confini con onore. Per fortuna, alla fine ne siamo usciti vittoriosi.

È vero che parte dei migranti presenti in Italia sono spesso protagonisti di atti criminali, ma non dovrebbe essere una dimostrazione per dare senso alla morte di 170 naufraghi, è vero piuttosto che tirare così tanta aria pesante su questo argomento è un atto di vigliaccheria che porta a distrarci da problemi interni molto più seri e logoranti, le attività mafiose.

È vero che fidarsi sia una bella sfaccettatura del carattere di una persona, ma spesso credere ciecamente a quello che ci dicono senza prima informarsi, crearsi un proprio pensiero e una propria cultura, può portare a conseguenze non piacevoli. Ne è l’esempio il nostro Ministro dell’ Interno che ha giocato come un dio con la vita di 170 persone, condannandole a morte. Naturalmente si darà la colpa agli scafisti e a volte anche agli stessi migranti che hanno deciso di intraprendere questa piacevole crociera nel Mediterraneo, ma se l’ultima persona che poteva salvarli non l’ha permesso, allora anche questa è da incolpare. E’ vero che molti vedono politica ovunque e magari è anche vero che ormai questa sia davvero dappertutto, ma qui non si tratta di sinistra o di destra, di comunismo o di fascismo, si tratta di semplice umanità ,tanto semplice quanto difficile da ritrovare.

Tutto alla fine si dimostra che siamo un popolo ignorante e abbiamo paura ad ammetterlo.

Valerio Palazzolo 3°B