COUNTING DREAMS

Il film Counting Dreams è uscito nel 2013, è stato realizzato dalla regia di Alome Gupte ed è di tipo drammatico. Questo film è ambientato in India nella città di Mumbai. Qui, tra le baraccopoli della città, vive insieme alla madre alla nonna e ai fratelli Ardjun. Il ragazzo ha purtroppo dovuto affrontare la perdita del padre e dato questo motivo inizia a lavorare in un bar tutti i giorni per aiutare la famiglia economicamente. Grazie a questo aspetto Ardjun conoscerà quello che per lui diventerà motivo di tanti sacrifici: il pattinaggio in linea. Grazie all’appoggio e all’aiuto dei suoi amici e del suo allenatore Lucky, campione della disciplina, riuscirà con fatica ma determinazione a realizzare il suo più grande sogno. I messaggi principali che il film vuole trasmettere sono fondamentalmente due:

  • l’amicizia,grazie alla quale, restando uniti,si può ottenere ogni cosa. Questo elemento va oltre la ricchezza materiale e supera ogni tipo di pregiudizio. Due scene per me molto belle che inquadrano questo aspetto sono quando gli amici di Ardjun decidono a tutti i costi di aiutarlo affinchè possa coronare il proprio sogno,semplicemente con la realizzazione di un paio di pattini che apparentemente inutili possono però significare molto,e quando Ardjun si ammala e corre in ospedale loro decidono di restare con lui fino a quando il loro amico non si sentirà meglio perchè sanno che è forte e riuscirà a superare il forte malanno.
  • la forza e il coraggio di non arrendersi mai sia con la perdita di una persona cara,come succede nel caso di Ardjun e del suo allenatore a cui muoiono un familiare, sia che si tratta di rialzarsi ogni volta che si cade e di inseguire sempre i propri sogni con determinazione anche se ciò può comportare grandi sacrifici.

Inoltre un tema molto importante affrontato dal film sono le differenze sociali. Nel film infatti si possono individuare due realtà che purtroppo sono presenti nel mondo: la vita delle persone povere che come Ardjun si ritrovano a vivere nelle bidonville e a fare lavori umili e clandestini con i quali non si guadagnano neanche i soldi necessari per sfamare bene una famiglia, opposta alla vita delle persone medio-benestanti che hanno una casa e,per quanto riguarda i ragazzi, una scuola con cui formarsi per il proprio futuro.

Considerando gli aspetti più tecnici credo che gli attori siano stati molto bravi a trasmettere le emozioni del proprio personaggio sembrando così realistici,  mentre un aspetto che credo vada migliorato sono i dialoghi tra i vari protagonisti del film  che penso siano stati un po’ scontati. Concordo anche con la scelta da non sottovalutare della musica che era coerente con le scene del film ed era caratteristica del tipico ambiente indiano così come l’ambientazione secondo me molto curata. Considerando infine il film nei suoi aspetti generali mi sento di consigliare a tutte le persone che hanno un sogno o che hanno bisogno di una forte spinta per rialzarsi e non mollare, di vedere questo film poichè secondo me può dare importanti insegnamenti di vita.

 

Di Maria Sole Ciaffardoni

 

 

Questa recensione è tra le vincitrici del progetto “Un film nello zaino al Navile 2019”, realizzate dagli studenti delle scuole secondarie di 1° grado Panzini e Zappa di Bologna che partecipano all’edizione 2019 dello Youngabout International Film Festival.