Napoli, città molto famosa per le sue origini e bellezze ma anche per le sue tradizioni.
I cittadini napoletani sono molto superstiziosi e a Napoli sono narrate molte leggende, per esempio quella del “Munaciello”. Il Munaciello chiamato anche monaciello (piccolo monaco in napoletano) è uno spiritello leggendario del folcore napoletano. E’ rappresentato come un ragazzino di statura molto bassa, abbigliato con un abito da monaco ed infine ha delle fibbie argentale sulle scarpe. Ci sono molte leggende narrate sul munaciello. Secondo una tradizione, l’ origine del munaciello andrebbe a risalire nel 1445 durante il regno di Alfonso V d’Aragona. Dopo la sua morte i cittadini napoletani continuarono a vederlo nei luoghi più insoliti di Napoli. Un’altra tradizione dice che il munaciello fosse un guardiano dei pozzi, attraverso cui riusciva ad entrare nelle case passando attraverso i canali che servivano a calare il secchio, anche perché aveva una statura molto piccola. Perché spesso e volentieri i cosiddetti pozzari non venivano pagati, costoro si vendicavano frugando nelle case e rubando oggetti di valore. C’è anche una terza ipotesi secondo la quale il munaciello era un piccolo demone dispettoso e antipatico. La tradizione non indica con precisione dove abitasse il munaciello , ma si suppone che abitasse sotto delle rovine di abbazie e monasteri,e una delle varie leggende racconta che uno dei suoi rifugi si trovasse a Marina del Cantone. Il munaciello tenderebbe ad esprimere:
SIMPATIA lasciando monete e nascondendo banconote dappertutto
ANTIPATIA nascondendo oggetti, rompendo piatti e soffiando nelle orecchie degli abitanti che dormono
APPREZZAMENTO sfiorando con palpeggiamenti le donne
Il munaciello si manifesta di persona nel cuore della notte ( sempre). Non c’è un solo munaciello ma ce ne sono diversi e la tradizione polare dice che si possono incontrare in varie zone della città ad esempio nelle zone di sant’ Eframo presso i Ponti Rossi, A Secondigliano nella periferia a nord della città, a piazza Garibaldi, nel cento storico Partenopeo,ed infine a Castellamare di Stabia.
IL MUNACIELLO NELL’ARTE
Oltre all’esposizione da parte della Serao, il munaciello ha guadagnato nel corso dei secoli numerose citazione letterarie maggiormente in campo teatrale. La più importante è quella di Eduardo De Filippo la sua opera è stata chiamata QUESTI FANTASMI. La più antica opera è nu munaciello dint a’ casa ‘e Pullecenella girato nel 1901 commedia fantastica di Antonio Petito. Nel 1891 fecero la canzone o’Munaciello di Roberto Cracco .In epoca contemporanea,il Munaciello compare nell’opera La gatta Cenerentola di Roberto De Simone.
Quindi Napoli non è solo città d’arte ma anche città molto superstiziosa.
Guida Pietro, Mazza Riccardo, Turco Antonio