NON DIRMI CHE HAI PAURA

Alessia Sanvittore

  • Genere fiction, narrativa biografica.
  • Il libro di Giuseppe Catozzella racconta la vita di Samia, una bambina che vive in un paesino della Somalia in cui c’è la guerra. La corsa è la sua passione ed è supportata in questo dal suo migliore amico Alì che diventerà il suo  allenatore, aiutandola a migliorare la muscolatura, a  fare stratching, tenendole i tempi e sostenendola moralmente. La ragazza è costretta ad allenarsi di notte, quando gli integralisti non la possono vedere, perché se la trovassero senza veli verrebbe uccisa. Vince la prima gara a cui si iscrive poi partecipa ad altre competizioni, grazie alle quali ha la possibilità di girare il mondo, arrivando persino a partecipare alle Olimpiadi del 2012  a Londra. Per arrivare alle gare olimpiche compie un viaggio di 8 mesi molto difficile da affrontare, il viaggio della libertà e la sua vita migliora sotto molti punti di vista vivendo in paesi liberi dalla guerra ma deve comunque affrontare la perdita delle persone a lei più care come il padre e il migliore amico, e stare lontana dalla famiglia e dal suo amato paese.
  • La protagonista è Samia, una bimba somala, un po’ maschiaccio e anticonformista che non vuole mettere i veli. Da piccola è magra come un ramoscello d’ulivo ma crescendo diventa una bellissima ragazza, sempre sottile come un filo d’erba, senza muscoli ma   con lineamenti delicati. Proviene da una famiglia povera e per correre indossa scarpe bucate e consumate già usate dai suoi quattro fratelli. In occasione del matrimonio di sua sorella si trucca  con un rossetto rosso e la matita sugli occhi e si vede per la prima volta come una ragazza. E’ una sognatrice, ma è anche molto forte, sa credere in se stessa e perseverare con determinazione per raggiungere il suo scopo.

Un altro personaggio è Alì, il migliore amico della protagonista. E’ un bambino con dentoni bianchissimi, bocca carnosa, naso schiacciato e occhi piccolissimi e vicini, alto e per nulla muscoloso. Era molto povero e spesso indossava vestiti macchiati, bucati e grandi.

  • La storia è ambientata inizialmente a Mogadiscio, in Somalia, poi si sposta a Pechino dove la protagonista si qualifica alle Olimpiadi, poi in Etiopia, Sudan, Libia e Italia.
  • La vicenda si svolge dal 1999 al 2012 ed è il racconto di una parte di vita, da quando Samia ha 8 anni a quando ne ha 21 e i fatti sono narrati in ordine cronologico.
  • La narrazione è in prima persona, è più frequente il discorso diretto, sono di più le descrizioni rispetto ai dialoghi.

“Taniche di benzina, lattine di olio, pezzi di copertone, bucce di banana, cocci di bottiglia, c’era di tutto. In lontananza, mentre correvamo si scorgevano tanti cumuli fumanti, tanti piccoli vulcani in eruzione”. (pag.12)

Vuoi essere la mia abaajo” (pag.7) Abaajo significa sorella e considero questa frase significativa perché l’amicizia dei due ragazzi è sincera, solida e molto importante per entrambi, al punto da desiderare di essere fratelli.

  • “Imbrattati” (pag.7) significa sporchi, macchiati. “…..imbrattati fino al sedere della polvere bianca e sottile”. “Giocando ti sei imbrattato tutto di sabbia”

“Cataclismi” (pag.50) significa gravi sconvolgimenti nell’ordine sociale, politico o naturale. “…senza niente all’orizzonte, né cataclismi né rivoluzioni”. “L’Aquila è stata colpita da un forte cataclisma”.

  • “Soglia” (pag.155) significa striscia di pietra o di altro materiale che delimita la parte inferiore di un’entrata. “Quasi sulla soglia della porta ha aggiunto…” “Lucia stava attendendo Marta sulla soglia di casa sua”.
  • Il libro si legge con piacere, racconta una storia avvincente e aiuta a capire com’è difficile vivere durante una guerra. Mi è piaciuto in modo particolare il carattere tenace della protagonista che ha saputo perseverare nel suo viaggio per la libertà nonostante tutti gli ostacoli, senza perdere mai di vista il suo obiettivo, partecipare alle Olimpiadi.