Addio a Karl Lagerfeld, icona della moda anni ’90 e 2000

Il mondo della moda piange la morte di Karl Lagerfeld, direttore artistico di ben tre brand, ma soprattutto una delle menti più brillanti del fashion di tutti i tempi

di Sara Danese

19 febbraio 2019: il “supremo” Karl Lagerfeld – stilista, fotografo, fashion designer e direttore creativo di Chanel, Fendi e Karl Lagerfeld brand – si spegne e lascia un vuoto insostituibile nel mondo della moda

Karl Otto Lagerfeld nasce ad Amburgo il 10 settembre del 1933. Per molti anni (e ancora oggi) la sua data di nascita rimane incerta: egli ha sempre sostenuto di essere nato nel ’35, ma alcuni scrittori e critici, secondo le testimonianze di vecchi compagni di classe di Karl o insegnanti, credono che sia nato nel ’33 o addirittura nel ’38

Cosa certa è che nel 1953 si trasferisce a Parigi con sua madre e due anni dopo vince un contest organizzato dal Secrétariat International de la Laine (Associazione Internazionale della Lana), per il bozzetto di un cappotto. Grazie a questa vittoria, a soli 17 anni, guadagna un lavoro come assistente di Pierre Balmain, lo stilista parigino più in voga in quel periodo

Nel 1957 diventa direttore artistico della famosa casa di moda di Jean Patou. L’anno successivo diventa uno dei primi free-lancer dell’era moderna ed inizia a lavorare in Francia, Inghilterra, Italia e Germania

Tra il 1964 e il 1965 iniziano due collaborazioni molto importanti per Karl. La prima con il marchio francese Chloé e subito dopo a Roma una delle più durature nella storia della moda: quella con maison Fendi, durata ben 54 anni, di cui parla, in modo commovente, Anna Fendi in una recente intervista

Circa una ventina di anni dopo “Kaiser Karl”, così soprannominato per evidenziare la sua importanza nel campo (Kaiser è infatti l’antico titolo imperiale tedesco), viene nominato direttore artistico di maison Chanel. In questi anni il brand è in discesa e grazie a Karl si riafferma diventando uno dei più famosi di sempre. Subito dopo nel 1984 fonda la sua casa di moda “Karl Lagerfeld”, diventando l’unico designer nella storia a lavorare per tre marchi così importanti allo stesso tempo

Karl si dedica anche ad altre discipline: in questi anni diventa famoso anche come fotografo e scatta personalmente le campagne pubblicitarie del suo brand. Nel ’99 apre una libreria a Parigi chiamata “7L” e l’anno successivo avvia l’omonima casa editrice

Lagerfeld era (ed è) anche un’icona di stile. A partire dal 2000 cambia look e immagine (perdendo 42 kg con una dieta ferrea) e da questo momento la sua immagine sarà per sempre inconfondibile: capelli lunghi e bianchi raccolti in un’ordinata coda bassa, abiti scuri, guanti senza dita e occhiali da sole neri anche di notte. Una figura misteriosa, che incuriosisce, perché come egli sosteneva “un aspetto rispettabile è sufficiente per rendere le persone più interessate alla tua anima”

Nel 2008 il suo nome viene aggiunto a Le Petit Larousse Illustré, il dizionario più iconico della Francia. Mr. Lagerfeld era anche soprannominato “the lonely king” (“il re solitario”) per la sua tendenza a stare da solo per molte ore, in cerca d’ispirazione

Kaiser Karl è stato indubbiamente uno dei personaggi più influenti nel mondo della moda e ha vestito moltissime celebrità: Kylie Minogue, Madonna, Claudia Schiffer (tra l’altro la sua modella preferita), Naomi Campbell, Kate Moss, Linda Evangelista, Cindy Crawford e sua figlia Kaia Gerber, Carla Bruni e molte altre. In questi giorni infatti anche il web è sotto shock ed oltre alle celebrities già nominate, anche molti amici, collaboratori ed ammiratori di Karl gli danno l’ultimo addio. Tra questi Donatella Versace, Valentino Garavani, Melania Trump, Kim Kardashian, Chiara Ferragni, Penelope Cruz e molte modelle che lo ricordano con affetto e devozione, quali Chiara Scelsi, Vittoria Ceretti, Bella Hadid, sua sorella Gigi e molte altre

Insomma Karl era, è, e per sempre sarà ammirato e idolatrato, ma soprattutto la sua impronta nel mondo (soprattutto in quello del fashion) non sarà mai cancellata. Non ci sarà mai un altro Karl Otto Lagerfeld…