Le dipendenze dei ragazzi

In questo contesto per “dipendenze” non si  intendono le droghe, ma tutto ciò che i ragazzi usano senza limiti e senza cui non saprebbero cosa fare.

Sempre più spesso capita che i ragazzi preferiscano stare un pomeriggio intero sul divano a giocare a “Fortnite” o a video-giochi vari invece di fare una partita di calcio con gli amici o semplicemente una passeggiata.

Per non parlare di quando ai compleanni o alle uscite fra coetanei si è attorno al tavolo della pizzeria e tutti sono concentrati sul cellulare e fra loro non fila una parola; quando si sta insieme, il primo pensiero non è chiedere all’amico come va, ma postare una foto nelle storie e purtroppo, come dice J-Ax il momento “E’ più importante condividerlo che viverlo”.

Tra l’altro, quando i genitori rimproverano i figli, questi si arrabbiano pure, non sapendo che un genitore vorrebbe solo parlare, vorrebbe sapere come è trascorsa la mattina a scuola oppure trascorrere del tempo con il proprio figlio senza distrazioni.

Un’ altra cosa che ostacola i rapporti fra i ragazzi sono i giudizi condivisi tramite i social, dove vieni reputato “popolare” o “sfigato” in base al numero di follower e di like che ricevi su Instagram senza nemmeno che ti conoscano, quello è solo un numero che appare sul display eppure quella è l’idea che si fanno su di te.

Se staccassimo anche solo per un istante il cavo del Wi-Fi è come se ci cadesse il mondo addosso, senza renderci conto che quei fili elettrici sono delle manette che ci tengono in prigione e solo staccandoli saremo realmente liberi.

 

Nicolò Claudia