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SESTO INCONTRO Più uguali che diversi – E Dio creò il cielo e la terra

Il giorno martedì 5 marzo 2019 sono iniziate le lezioni di italiano del progetto. Il primo incontro è stato dedicato al racconto biblico della creazione. Ma prima di leggere il testo, il professore di italiano Ivan Montebugnoli ci ha consegnato una scheda sulla quale erano riportate informazioni storiche e stilistiche riguardanti la Bibbia, per il lavoro dei gruppi.

Il primo gruppo ha quindi riferito delle due parti in cui è suddivisa la Bibbia, l’Antico e il Nuovo Testamento: il primo racconta la storia del popolo d’Israele e il secondo la vita di Gesù e delle prime comunità cristiane. La Bibbia ebraica comprende solo una parte dell’Antico Testamento cristiano.

Il secondo gruppo ha approfondito il tema del valore letterario della Bibbia, che ha caratteristiche dei testi narrativi, poetici e soprattutto epici. Il linguaggio della Bibbia è influenzato dai tratti tipici della tradizione orale, come ad esempio l’uso di epiteti fissi e ricorrenti. Il racconto sacro può essere considerato anche un racconto epico, perché narra imprese di uomini eccezionali.

Il terzo gruppo si è soffermato sulla storia della Bibbia: i primi libri che la compongono risalgono al XIII secolo a.C. I libri del Nuovo Testamento risalgono al I secolo d.C. Il testo che noi oggi conosciamo è la traduzione in italiano della Vulgata, ossia la traduzione in latino della Bibbia attuata da San Girolamo nel IV secolo d.C.

Successivamente il professore ci ha consegnato altre due schede, una con il testo del primo racconto della creazione e una con domande sul testo. Questo racconto descrive la nascita del nostro mondo ad opera di Dio, che ha creato tutto ciò che esiste senza l’utilizzo di nessuna materia preesistente, ma semplicemente con la parola, come ha giustamente sottolineato Umar.

Il testo racconta come Dio abbia creato la terra e tutti gli esseri viventi nei diversi giorni della settimana. Infine nel sesto giorno ha creato l’uomo e la donna, a sua immagine e somiglianza, perché dominassero su tutti gli esseri viventi creati.

Nel corso della discussione, Umar è intervenuto precisando che Dio ha creato l’uomo per ultimo, perché per vivere l’uomo ha bisogno di tutto ciò che Dio aveva creato precedentemente. Abbiamo poi discusso del fatto che Dio, dopo aver creato il mondo, gli esseri viventi e l’uomo e aver constatato che tutto era “cosa buona”, si sia riposato il settimo giorno. La domenica per i cristiani e il sabato per gli ebrei corrispondono a questo giorno, che è da santificare e dedicare al riposo.

Infine il professore ha distribuito un’ultima scheda sul Corano, libro sacro per i musulmani. Qui erano riportati alcuni passi del Corano sulla creazione. A differenza della Bibbia, la creazione non è esposta in una forma narrativa, ma in brevi versetti che hanno lo scopo di enunciare delle verità. Tra questi, alcuni  descrivono la creazione dell’uomo in modo molto diverso rispetto alla Bibbia. Infatti nel Corano l’essere umano viene formato grazie all’utilizzo di elementi materiali, plasmati da Dio, mentre nel racconto biblico Dio crea solo con la forza della sua parola.

Nonostante queste diversità, il racconto della creazione presente nel Corano è più simile a quello biblico di quanto ci si potesse immaginare.

La questione relativa alla conciliazione tra il racconto biblico della creazione e le spiegazioni scientifiche dell’origine del mondo e dell’uomo è stata rimandata alla prossima lezione.

Il prof. Montebugnoli ha concluso questa prima lezione mostrando, attraverso alcuni esempi, come la Bibbia sia stata fonte di ispirazione per gli artisti di tutte le epoche.

 

 

Testo di Francesco Santi

Foto di Giulietta Palombarini e Hassan Dumitru