VENERDI’ 15 MARZO: NOI GIOVANI SIAMO IL FUTURO

Greta Thunberg e la mobilitazione di 75 stati

Venerdì 15 marzo poteva sembrare un giorno qualunque, gli studenti a scuola e gli adulti al lavoro, ma si è dimostrata una giornata nella quale in ben 75 stati diversi in tutto il mondo, si è manifestato contro il silenzio dei governi sulle tematiche riguardanti i cambiamenti climatici.

Anche a Treviso, erano veramente moltissimi gli studenti che con forza di volontà e grinta sono scesi in piazza per contribuire a far parte del movimento globale ecologista: la loro è stata “la marcia dei 4000”.

Nonostante fosse un ritrovo pacifico, la gente era carica e pronta a compiere un grande gesto anche per una città di provincia come questa. Molti, erano i giornalisti che intervistavano ragazzi tra gli 11 anni e i 15, e la determinazione nei loro occhi era visibile. Durante il cammino per le vie di Treviso, c’era musica che accompagnava la marcia ma anche urla, canti, filastrocche; c’era poi chi addirittura si metteva sulle spalle degli amici, quasi a toccare il cielo, come per far capire che quello era un momento importante per il mondo intero.
In molte altre città d’Italia e del mondo, è accaduto lo stesso a Roma, a Londra, a Parigi, a Stoccolma.
Artefice di questo grande evento è stata in primis Greta Thunberg, una sedicenne svedese che, dal mese di agosto 2018, il più caldo mai registrato in Svezia, si stanzia ogni venerdì davanti al Parlamento Svedese con un cartello in mano che dice “sciopero per il clima”.
Ha quindi tenuto un discorso alla Cop 24 in Polonia nel quale ha spiegato quali sono le nostre priorità ad oggi e cioè cambiare il mondo. Perché nonostante gli scienziati sostengano che la durata della vita sulla terra stia notevolmente diminuendo, le classi dirigenti mondiali non si muovono. Greta infatti pensa che non si è mai troppo piccoli per fare la differenza e che tra l’altro questo argomento riguarda a maggior ragione i giovani, perché sono loro coloro ai quali si sta rubando il futuro.

Grazie ai social network e a numerosi supporti, Greta e il suo discorso conciso e significativo davanti al Parlamento, sono diventati virali, facendola diventare così un’attivista conosciuta in tutto il mondo.

Questa ragazza, grazie alla sua forza di volontà e alla rabbia per la immobilità delle istituzioni politiche rispetto alla difesa del clima, ha creato una vera e propria rivoluzione pacifica.

In Italia erano un milione i ragazzi e le ragazze muniti di cartelli, megafoni, pentole, fischietti e tutto ciò di cui erano stati in grado di procurarsi, che giravano protestando per bloccare l’inquinamento globale. Una delle cose più sorprendenti è che la maggior parte dei manifestanti aveva meno di 17 anni e questo dimostra quanto possano fare le ultime generazioni se a rischio è il pianeta in cui vivono.

“L’uomo ha sfruttato abbastanza la terra distruggendola, ora è tempo di agire, noi giovani abbiamo il futuro nelle nostre mani, e possiamo ancora fare qualcosa” questo è lo slogan utilizzato dagli studenti per la protesta, come l’hashtag #fridayforfuture.

Questo è il momento per svegliarsi e prendere parte ad un processo di cambiamento nei confronti dell’ambiente che ci circonda, perché come dicevano molti cartelli ideati dagli studenti: non esiste un pianeta B.
I politici non hanno più scusanti, il problema del clima sul pianeta esiste,  non possiamo restarcene fermi e semplicemente conviverci, dobbiamo agire e in fretta. Questo Venerdì 15 Marzo 2019, verrà ricordato come uno dei giorni più importanti per il pianeta della storia, e ha fatto anche capire come con dei semplici gesti si possa far cambiare opinione a molte persone.
Grazie a Greta Thunberg e a tutti quelli che hanno fatto parte di questa rivolta, adesso tutti sono consapevoli che il tempo rimasto è poco e se vogliamo continuare a vivere, bisogna far in modo che le cose cambino.

 

Gabrieli Matilde, 2B ITT MAZZOTTI