Neanche con un petalo di rosa…

Esistono delle persone che sono esseri speciali, che assomigliano alle rose, belle e delicate come i loro petali, a volte fragili come i fili d’erba.

Però, non tutti riescono a cogliere tale bellezza e, credendosi più forti, più importanti, piegano lo stelo della rosa con ogni tipo di violenza fisica e psicologica.

Questa brutalità è ormai all’ordine del giorno e, continuamente, sentiamo parlare di violenza sulle Donne.

Molti definiscono la violenza di genere come una specie di maschilismo “più brutale” o una forma sbagliata di possesso.

Spesso, gli uomini che compiono violenze sulle loro compagne, non le amano neanche, scambiandole per bambole di pezza con cui sfogarsi quotidianamente. Le loro umiliazioni si ripetono in continuazione, tanto che la vittima si convince di aver commesso degli errori e di meritare quelle punizioni. Ciò accade soprattutto con persone dal carattere fragile, mentre altre donne hanno il coraggio di denunciare e di porre fine al loro calvario, ma purtroppo non possono mai vivere tranquillamente.

In questi giorni, ad esempio, tutta la città di Reggio Calabria si stringe attorno ad Antonietta Rositani, la quale una settimana fa è stata vittima di un attentato da parte dell’ex marito. Martedì 12 Marzo, Ciro Russo, agli arresti domiciliari per spaccio e molestie, da Napoli è venuto a Reggio per vendicarsi della moglie che lo aveva denunciato. L’uomo, dopo aver pedinato la donna, l’ha raggiunta davanti al Liceo artistico Preti-Frangipane, ha gettato della benzina nell’abitacolo dell’automobile in cui lei si trovava e le ha dato fuoco. Nel frattempo, le Forze dell’ordine hanno messo sotto protezione la figlia, portata in una casa di sicurezza poichè si temeva che potesse essere la prossima vittima, in quanto era stata anche lei a denunciare il padre. Qualche giorno dopo l’attentato, Ciro Russo è stato arrestato in una pizzeria e oggi Antonietta si trova all’ospedale di Bari per guarire le gravi ustioni riportate.

Il termine “uomo” ha a che fare con il termine umanità, ma quando un uomo picchia una donna perde la sua umanità ed è proprio allora che smette di essere tale.

Come si fa a proteggere o a salvare una donna che si trova in questa situazione?

La prima cosa da fare è starle vicino, aiutarla a trovare il coraggio di denunciare e cercare di farle superare i traumi vissuti.

Due settimane fa c’è stata la Festa delle Donne e in quel giorno tutti le hanno celebrate con messaggi di amore e rispetto; ma, cari uomini, le donne vanno amate sempre, non solo nelle ricorrenze.

“La donna uscì dalla costola dell’uomo,

non dai piedi per essere calpestata,

non dalla testa per essere superiore,

ma dal lato, per essere uguale,

sotto il braccio per essere protetta,

accanto al cuore per essere amata.”

William Shakespeare 

Suraci Francesco Pio