Girl power

“Girl power”, “#WeAreWomen” , “the future is female”, questi sono solo alcuni degli slogan che vengono utilizzati nelle manifestazioni femministe.  Perché queste manifestazioni? Lo scopo di queste iniziative è ottenere la parità sociale e politica per le donne. In diversi Paesi occidentali queste battaglie sono state vinte in teoria, anche se, in realtà, non sempre la parità fra i sessi si verifica. In altri Paesi, invece, la parità è ben lontana dall’essere raggiunta.

In certe parti del mondo le donne non possono guidare la macchina e non possono uscire di casa senza essere accompagnate da un uomo e le bambine sono date in sposa all’età di 12 anni. A queste bambine non solo viene negata un’infanzia ma anche il diritto di studiare e di apprendere. Infatti una sposa-bambina è costretta a smettere di studiare e spesso a subire abusi e violenze, diventando madre troppo presto.

In tutto il mondo invece le donne devono subire violenze senza la possibilità di potersi difendere.  Troppo spesso, purtroppo, nella società di oggi troppe donne subiscono violenze. Molte sono le violenze che una donna può subire, sia fisicamente che psicologicamente, dallo stalking allo stupro, dalla violenza psicologica domestica al femminicidio. La cosa più spaventosa è che ormai non fa più cosi notizia, non fa più così rumore. È inaccettabile che la società di oggi resti passiva davanti a una bambina costretta a sposarsi, una donna violentata o a una ingiustizia dovuta a una disparità tra sessi.

Molte sono le campagne e le manifestazioni organizzate per far sentire la voce femminile nel mondo. Il 25 novembre  si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, per  centrare l’attenzione pubblica su questo tema. Ogni 8 marzo, invece, in 70 paesi del mondo, le donne scendono in piazza per manifestare contro tutte le forme di violenza maschile. Spesso l’8 marzo viene erroneamente chiamato “la festa della donna”quando in realtà si tratta  della“Giornata internazionale della donna” ed è  dedicata alle battaglie di cui le donne furono protagoniste all’inizio del Novecento. Il simbolo di questa giornata è il fiore della mimosa. Perché proprio la mimosa? Si pensa perché era il fiore che i partigiani regalavano alle staffette partigiane. E poi la mimosa è un fiore che fiorisce in primavera, a basso costo, e quindi accessibile a tutti.

Nonostante questo  c’è ancora molto lavora da fare per garantire la parità sociale tra uomini e donne. Quindi, ragazze di tutto il mondo, “#GirlPower “.

 

Di Francesca Filattiera 3°E