Ghali, la stravolgente vita di un cantate

Se vi piacciono i cantanti emergenti che hanno molto da dire e che stanno spopolando in questo periodo, questo è l’articolo giusto per voi.
Ghali Amdouni, nato a Milano il 21 Maggio del 1993, è un rapper italiano di origini tunisine, “un po’ italiano e un po’ tunisino, come racconta lui stesso nella sua canzone “Cara Italia”.
Ghali ha trascorso la sua infanzia a Baggio, un quartiere delle periferia di Milano. Attraverso le rime delle sue canzoni, l’artista parla di ciò che ha vissuto e com’è arrivato fino dov’è oggi. Affronta questioni politiche e di vita delle persone in giro per il mondo. È una persona cosciente, che sa quello che deve dire e come lo deve fare, si rende conto dell’enorme numero di persone che lo seguono. Sa che quello che dice potrebbe essere preso come esempio. Sfrutta al meglio ciò che la vita gli dà, perché è sempre stato abituato a fare così. Sfrutta questo suo enorme potere per far capire alla gente cosa c’è di veramente importante e riesce a far toccare con il cuore tutto ciò di cui parla.
Ha preparato un album intitolato ‘Album’ che può anche essere definito come una pioggia di emozioni, una pioggia di parole con un contenuto stravolgente che non ti farà più staccare dalle sue melodie. Ma perché chiamare un album album? Ghali risponde dicendo che tutto il disco è stato pensato come una serie di immagini della sua vita, dove vengono raccolte anche molte citazioni, ed è per questo motivo che definirlo album è il modo più adatto. Tramite questo album ha preso letteralmente il volo, ha iniziato un nuovo tour in tutta Italia dove già molte date sono sold out. Saranno concerti del tutto nuovi che faranno capire alle persone tutto il lavoro che ci sta dietro e che se dovessimo paragonare ai primi concerti che ha fatto ci renderemmo conto del progresso lavorativo che ha compiuto e quindi la sua voglia di crescere e di far conoscere il suo pensiero, le sue idee che tramite le sue canzoni sono ben chiare.
Ghali ha dedicato l’album a sua madre. Sui suoi cd, le dedica un pensiero: “Ringrazio mia madre, colei che mi dà la forza nei periodi più fragili e luce nei momenti più bui. Colei che mi ha dato un nome e che ha fatto in modo che lo portassi il alto. Lei, che da sempre è al mio fianco a darmi la forza per realizzare i miei sogni più grandi. Lei che ha fatto di tutto per farmi crescere senza farmi sentire la mancanza di ciò che non avevo. Colei che mi ha insegnato ad
amare e a rispettare le donne che sono diventate la mia più grande fonte di ispirazione. Ti amo mamma. Te l’avevo detto”.
Paola Ruffo III G