Visita al Museo delle Trame Mediterranee

Il 28 marzo, la nostra classe e le classi quarte dell’Istituto Comprensivo “G. Garibaldi” di Salemi, abbiamo visitato il “Museo delle Trame Mediterranee” presso le Case Di Stefano a Gibellina. È stata un’esperienza molto interessante in quanto ci ha permesso di scoprire informazioni e curiosità sul nostro territorio e sulla nostra regione, la Sicilia. Eravamo entusiasti e curiosi e la guida a cui siamo stati assegnati, Elena, ha subito soddisfatto questa nostra curiosità, mostrandoci, all’esterno del Museo, la statua in pietra di un uomo gigante sdraiato a terra con il volto rivolto verso il cielo e ricoperto di lune. Poi siamo entrati all’interno del Museo e in una stanza c’era una ricca collezione di maschere e statuette di legno e di terracotta. A seguire abbiamo visto i vestiti che gli Arabi usavano e usano tutt’ora durante i matrimoni, arricchiti da trame e intrecci particolari e impreziositi da fili d’oro. Il nostro compagno Seifedine ci ha detto che ancora oggi, in Tunisia, suo Paese d’origine, questi abiti vengono usati durante queste celebrazioni. Gli oggetti che ci hanno colpito di più sono stati: il “Vassoio” in metallo arricchito da decorazioni arabesche, il “Libro cucito” e il “Libro cancellato”, quest’ultime delle vere e proprie opere d’arte.

Usciti da questo spazio espositivo, ci siamo ritrovati all’interno di un ampio cortile e lì siamo stati subito colpiti da una bellissima opera d’arte chiamata “La Montagna di Sale” dell’artista Mimmo Paladino. L’opera, in legno e cemento, rappresenta dei cavalli che cercano di scappare durante il terremoto del 1968 che colpì la Valle del Belìce, devastando alcuni paesi tra cui il vecchio centro di Gibellina. 
Poi, in un altro spazio espositivo, abbiamo ammirato un lungo tappeto chiamato “Prisenti” portato in processione durante la festa di San Rocco, patrono di Gibellina. Cucito interamente a mano dalle donne di questo Paese, presenta dei cammelli posti simmetricamente e come tante altre bellezze esposte nel Museo, punta a riqualificare questa zona della Sicilia che mai potrà dimenticare il dramma del terremoto del ’68. Infine abbiamo ammirato un mosaico a forma di punto interrogativo che lascia liberi ognuno di interpretare l’opera come si vuole.

Secondo noi la parte più bella e creativa dell’intero spazio museale è quella del laboratorio dove ci è stata data la possibilità di esprimere tutta la nostra creatività, facendo anche noi delle opere influenzati da ciò che avevamo precedentemente visto. Al ritorno a scuola abbiamo parlato di questa bella esperienza e ognuno di noi ha esposto le proprie considerazioni, ma tutti siamo stati concordi nel voler ripeterla in futuro, magari dando più spazio all’attività laboratoriale. 

 Dalla redazione dell’ I.C. Garibaldi-Paolo II

Classe IV A Scuola Primaria San Leonardo