Giù le zampe dal nostro mare

La famiglia Stilton, grazie all’idea di Tea, organizza una vacanza al mare, con soggiorno in un super albergo vicino alle spiagge. Così hanno caricato valigie, ombrelloni e asciugamani sul camper di nonno Torquato e sono partiti: destinazione PORTO CROSTOLO: Una volta lì, però, li aspettava una brutta sorpresa: non erano i soli ad avere avuto l’idea di una vacanza al mare! La spiaggia era piena, anzi pienissima di roditori che prendevano il sole, si spalmavano la crema, leggevano riviste e facevano il bagno. Decisero così di tornare in albergo, ma per una deviazione, dovuta al fatto che Geronimo aveva sbagliato strada, si ritrovarono in una piccola baia isolata. – Per mille mozzarelle che posto stratopico – esclamò Geronimo! Erano felicissimi e pronti a tuffarsi in acqua quando… cominciarono a vedere prima un sacchetto di plastica, poi un altro e un altro ancora… intrappolavano pesci, molluschi e alghe! Qualcuno aveva sporcato quella bellissima spiaggia! Ma da dove provenivano tutti quei rifiuti che avevano invaso quel tratto di mare? Geronimo e la sua famiglia cominciarono ad indagare: i rifiuti che avevano sporcato quel tratto di mare provenivano per la maggior parte dalla terraferma. Gli stabilimenti balneari e i locali della spiaggia scaricavano i rifiuti in mare a pochi metri dalla spiaggia! I turisti facevano pic-nic e abbandonavano piatti e bicchieri di plastica in spiaggia, poi arrivavano le onde e trascinavano tutto in mare! Il vento quando era più forte trascinava in mare sacchetti di plastica, cicche di sigarette, bottiglie, lattine… insomma rifiuti di ogni genere che la gente abbandonava ovunque! Che tristezza! Inoltre i pescatori perdevano le reti in mare oppure gettavano dalle barche quelle rotte. Che conseguenze terribili per l’ecosistema marino! Gli animali della baia rischiavano tutti di morire e addirittura estinguersi. La plastica è un materiale non biodegradabile e rischia di essere ingerita da balene, gabbiani e altri animali, provocando loro soffocamento oppure se rimangono impigliati possono sviluppare danni alla pelle o malformazioni durante la crescita. Agli animali della baia invasa dalla plastica succedeva che i sacchetti di plastica venivano facilmente scambiati per meduse e ingoiati come alimento; le cannucce di plastica si bloccavano in una narice, in un occhio o nella gola di una tartaruga marina. Le reti rotte gettate dai pescatori imprigionavano pesci e mammiferi marini che soffocavano fra atroci sofferenze. Sulla spiaggia alcune piccole tartarughe si cibavano di piccoli sacchetti di plastica credendo che fossero meduse rischiando seriamente di morire se alcuni bagnanti non fossero intervenuti. Che disastro! Geronimo e la famiglia Stilton devono subito impegnarsi per ripulire a fondo la baia.
Mettono così in cantiere alcune idee stratopiche! A dire il vero una di queste idee, venuta in mente a nonno Torquato, è abbastanza “normale” come la definisce lui perché si tratta semplicemente di creare un’associazione chiamata “SAVE THE SEA” che raccolga fondi per assumere i migliori subacquei del mondo che ogni giorno vadano presso la baia a togliere tutta la plastica accumulata fino adesso! Ma non basta! I rifiuti sono davvero tanti allora Geronimo mette in atto una super creazione UN PESCE ROBOT A SEI ZAMPE che ispeziona il tratto di mare ed elimina eventuali rifiuti sfuggiti ai subacquei… non solo poiché è un pesce speciale è pure in grado di andare a “caccia di plastica” in spiaggia! Un’azienda “pulitrice” chiamata “SEA PROTECTION” intanto installa dei filtri tra gli scogli che aspirano l’acqua, la ripuliscono e la rimettono in mare. Insomma in pochi giorni baia ripulita! Ma come fare per evitare che succeda di nuovo? La famiglia Stilton organizza “una giornata internazionale del mare” in cui si mette in atto una manifestazione che coinvolge tanti turisti e abitanti nella pulizia delle spiagge. Quanti roditori all’opera, con secchielli e scope in mano a raccogliere plastica e cartacce! Inoltre Geronimo fa proiettare su dei grandi schermi, distribuiti per tutta la baia, un racconto animato che mostra tutti i pesci e altri animali marini morti a causa dell’inquinamento e gli altri, i superstiti, che parlano implorando di non gettare più plastica o altri rifiuti in mare, i piccoli dei pesci in lacrime che cercano i loro genitori dispersi a causa dei rifiuti. Quest’ultima soluzione coinvolge così tanto abitanti e turisti della baia, che tutti si impegnano a non sporcare più e a tenere sotto controllo i nuovi turisti che arrivano nella baia e a coinvolgerli per mantenere sempre pulito l’ambiente marino.
Classe V E
D.D. “De Amicis”
PALERMO