La seconda guerra mondiale raccontata da un nonno

L’ottantottenne Giovanni ci racconta la sua esperienza adolescenziale durante la Grande Guerra. Il ragazzo di Roma doveva badare alla madre e alla sorella, invalida a causa della poliomelite, in assenza del padre nell’arco della giornata a causa del lavoro in fabbrica.

Ogni mattina Giovanni portava sua sorella a scuola caricandosela sulle spalle per i sette piani del loro condominio, aiutandola a camminare durante il tragitto.

Per aiutare economicamente la famiglia il ragazzo iniziò a vedere le sigarette ai militari.

Con emozione ci racconta com’era questo piccolo impiego che lo portava a correre da una parte all’altra della città per fare più consegne possibili e che lo portò a conoscere la povertà che la guerra portò tra le strade della sua città.

A causa della totale mancanza di acqua e cibo il giovane si ingegnò per aiutare la famiglia come poteva. Ogni giorno infatti con dei vecchi secchi riempiti dalla fontanella più vicina, portava l’acqua nel suo appartamento facendo numerosi viaggi. Con alcuni suoi amici che abitavano nel suo palazzo creò e coltivò un orto sul tetto. Giovanni ci racconta con tristezza quando, mentre stava raccogliendo la lattuga dal suo orto, il giorno 19 Luglio del 1943 vide gli aerei statunitensi sfrecciare sopra di lui e dirigersi verso il quartiere San Lorenzo assistendo poi al bombardamento.

Di Alessia Bertini, Filippo Natoli