Unione e amicizia contro il bullismo

Il 5 febbraio, giornata contro il bullismo, in redazione abbiamo approfondito questo tema. Cosa è il bullismo? Non è stato semplice dare una risposta poiché ognuno di noi aveva un’opinione diversa e dava a questo problema un peso diverso. Infatti ciò che per alcuni di noi è solo uno scherzo o eccessiva permalosità da parte di alcuni ragazzi , per altri è un atto di bullismo. Allora abbiamo provato a dire cos’è il bullismo basandoci non soltanto sulle nostre opinioni, ma su informazioni cercate in rete con la guida della maestra. E’ bullismo quando qualcuno ti fa dei dispetti ripetuti nel tempo, ti prende in giro, fa il prepotente, danneggia le tue cose, ruba la tua merenda, cerca di farti del male sia fisicamente per esempio con calci, schiaffi o pugni, sia con parole offensive. L’aggressore si diverte con questi comportamenti che di solito vengono rivolti a chi viene considerato debole. Un’altra forma di bullismo è l’esclusione dal gruppo. La vittima è sempre in disparte e nessuno vuole giocare con lui o con lei senza che ci sia un vero motivo. Si è complici del bullo anche se non partecipi all’aggressione ma stai a guardare senza chiamare aiuto o ridi della situazione. Secondo noi il bullismo resta un atto di cattiveria, ma i veri deboli sono i bulli che usano la prepotenza per difendersi perché non sanno comunicare in altri modi. Spesso il bullo infatti è un ragazzo con problemi familiari o che subisce a sua volta delle ingiustizie e trasferisce la propria rabbia sugli altri. Il bullo può essere sia maschio che femmina; lo stesso vale per la vittima. Abbiamo cercato di capire anche cosa non è bullismo. Quando due ragazzi litigano tra loro o giocano a lottare non è bullismo se non è sempre lo stesso a vincere e se si rispettano le regole stabilite. Quando ci si prende in giro a vicenda non è bullismo se non è sempre lo stesso bambino ad essere preso in giro, se a divertirsi sono tutti e se si accetti di essere presi in giro anche tu. Cosa possiamo fare se dovessimo subire un atto di bullismo? Sicuramente non dobbiamo nascondere quello che accade. Ciò darebbe forza al bullo che sa che da solo sei più fragile; quindi è bene confidarsi con un amico o con degli adulti di cui ci fidiamo per esempio i genitori, un insegnante o il preside. Non stare da solo ma in gruppo con i compagni che pensi ti possano aiutare. Chiedere aiuto non significa essere debole come ti fa credere il bullo, ma è il modo giusto per difendersi e uscire dalla brutta situazione del bullismo. Non è facile, ma si deve provare a ignorare le provocazioni e non mostrarsi arrabbiati , spaventati o piangere perché questo è ciò che fa divertire il bullo. E il bullo come lo aiutiamo? E’ giusto non isolarlo, aiutarlo a capire che sta sbagliando, provare a capire i motivi del suo comportamento. E’ una scelta giusta ma difficile che non possiamo seguire da soli ma sempre con l’aiuto degli adulti di cui ci fidiamo. Alla fine della ricerca e della nostra conversazione abbiamo capito che “unione” e “amicizia” sono nemiche del bullismo.

Yussef Ataoui – Alessia Priolo – Sofia Simoncini – Serena Ventura
Redazione “Un mondo di amici”