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Lavoro e diritti. A margine di un convegno presso la Camera del Lavoro di Milano

“DIRITTO AL LAVORO E NUOVE FORME DI SFRUTTAMENTO”

IL LICEO VIRGILIO PARTECIPA AL CONVEGNO ALLA CAMERA DEL LAVORO DI MILANO. IL RACCONTO DELLA GIORNATA.

Come inviate della Voce del Virgilio abbiamo assistito all’incontro tenutosi nell’auditorium Giuseppe Di Vittorio presso la Camera del lavoro di Milano l’ 11 dicembre . Come ogni anno, in occasione della ricorrenza della promulgazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, si è tenuto un convegno a proposito del diritto al lavoro e delle nuove forme di sfruttamento. Per la sua undicesima edizione sono state invitate le scuole milanesi per sensibilizzarle alla tematica della legalità e della cittadinanza attiva, tematica di cui si occupa principalmente il “Coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva” in collaborazione con l’associazione “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. Il nostro Liceo è da anni impegnato in questo progetto, la cui referente è la Prof. Riccarda Dell’Oro. Le classi presenti al convegno appartenevano ai licei Volta, Bertarelli-Ferraris, Manzoni, Marignoni-Polo, Severi-Correnti, Carducci, Vittorio Veneto, i cui studenti hanno presentato vari lavori (video e interviste) che riguardavano casi di sfruttamento nel mondo del lavoro. Era anche presente una rappresentanza di studenti del Virgilio della classe 4SB con la Prof. Dell’Oro responsabile, come detto, del Progetto Legalità .

La conferenza comincia, dopo i saluti di Caterina Spina, segretaria provinciale FLC-CGIL, con il cortometraggio del 2017 diretto da Michele Cinque intitolato “Jululu”. La pluripremiata proiezione ambientata nei campi della provincia di Foggia, introduce ai ragazzi il tema dello schiavismo moderno, raccontando la storia di Yvan Sagnet un ragazzo africano costretto a fare da bracciante agricolo, protagonista e guida di una rivolta contro il caporalato.

Nel primo intervento della giornata a cura del Prof. Duilio Catalano, del  “Coordinamento  scuole milanesi per la legalità”, vengono ricordati i principi irrinunciabili della Dichiarazione Universale (il lavoro, la dignità, il rispetto dei diritti e libertà della persona) e secondo Catalano la scuola ha un ruolo importante nella sensibilizzazione su questi temi. Ma accanto alla scuola le esperienze sono quelle che contano. “Non si diventa cittadini attivi, se non si esce dalla scuola, questo è il messaggio che bisogna diffondere. E’ per questo che siamo qui oggi”. Un chiaro invito ad impegnarci tutti su questi temi.

Il convegno prosegue con l’intervento dell’onorevole Davide Mattiello, deputato indipendente della Camera e membro della Commissione Antimafia, il quale si è battuto per un ulteriore riconoscimento del caporalato come reato di mafia. L’idea di Mattiello è quella che il cuore della mafiosità sia la forza di intimidazione del vincolo associativo che produce assoggettamento e omertà. Egli cita alcuni articoli che aggiornano la legislazione antimafia, frutto del lavoro che ha svolto in Commissione, in particolare il 603bis, che cerca di rendere ancora più efficace la battaglia contro le mafie, con il quale oltre a condannare il caporalato si punisce il proprietario che sfrutta la manodopera illegalmente. Questo proprio per colpire gli interessi economici che da sempre sostengono l’attività mafiosa. Il caporalato controllando il mercato della manodopera ne rappresenta una delle forme più capillari e pericolose, capace di togliere libertà e diritti ai lavoratori.

Sullo stesso problema interviene poi Leonardo Palmisano, sociologo e scrittore, autore di “Mafia caporale” e “Ghetto Italia”. Palmisano presenta il suo ultimo libro, “Ghetto Italia”, scritto in collaborazione con Yvan Sagnet, centrato sulla denuncia del caporalato pugliese e tutte le conseguenze che questa ha comportato, tra cui le intimidazioni ricevute poiché era andato troppo a fondo nella sua inchiesta, come troppo spesso succede a chi fa giornalismo libero in Italia.

Siamo riuscite a porre qualche domanda ai due relatori durante la pausa del convegno. Si sono dimostrati disponibili e contenti di parlare ai ragazzi del Virgilio. Entrambi sono convinti del ruolo fondamentale della scuola nell’educazione alla legalità. E la diffusione più ampia possibile, attraverso tutti i media che abbiamo a disposizione, di queste informazioni è importante per una società che voglia essere libera e democratica. Come noterete l’audio non è perfetto ma ci è sembrato utile avere il loro diretto contributo su alcuni punti chiave dei loro interventi.

Ad arricchire ulteriormente i temi già trattati dai vari relatori, interviene Sisset, ragazzo della Guinea, che porta una testimonianza diretta del pericoloso cammino che l’ha portato in Italia. Prima di arrivare nel nostro Paese, Sisset come tanti ha dovuto superare un lungo viaggio e tante difficoltà tra cui il passaggio traumatico, per lui insegnante di francese, dell’essere diventato schiavo di lavoro. Dopo sei mesi dall’inizio della sua schiavitù Sisset incontra un uomo che gli propone di andare a Tripoli e poi in Italia. Sisset decide di partire per l’Italia alla ricerca della libertà. Egli arriva in Italia con un gommone sul quale vi erano altre centinaia di persone, e di queste solo una piccola parte è sopravvissuta e lui è uno di quei pochi fortunati.

A concludere  i lavori del convegno l’intervento di Giuseppe Teri, che per tanti anni ha insegnato storia e filosofia nel nostro Liceo, esponente di primo piano dell’associazione Libera, il quale racconta la storia di Incoronata Ramella, una delle tante vittime di lavoro e di mafia (906 vittime totali di cui il 50% lavoratori in nero), una delle tante storie sconosciute del nostro Paese. Chi si oppone e cerca di lottare per i propri diritti spesso ha pagato anche con la vita il proprio impegno. Solo attraverso la solidarietà e il sostegno di una comunità di cittadini liberi possiamo impedire che questo accada ancora. Proprio per questo Teri invita i ragazzi a tenere sempre alta l’attenzione a quanto accade intorno a noi, ad approfondire e studiare la storia e il nostro passato più recente per ambire ad un futuro migliore e conclude con questa esortazione: “Cerchiamo di essere oggi quello che vorremmo essere domani”.

Durante i lavori abbiamo avuto la guida e i consigli della Prof. Dell’Oro che ci ha consentito di orientarci e avere i contatti con i relatori. A lei va un ringraziamento particolare. Per l’importanza dei temi temi trattati, (l’economia illegale produce ogni anno miliardi di profitti, evadendo il fisco, facendo concorrenza sleale, non rispettando leggi, diritti e la vita delle persone), il fatto che il Virgilio sia impegnato in questo progetto ci sembra davvero notevole. A lei va il merito di questo impegno. Come membro del Coordinamento ci ha anche informato che, per chi fosse interessato al convegno, è possibile vedere sul sito del “Coordinamento delle scuole milanesi per la legalità e la cittadinanza attiva” il video dell’intera giornata.  Naturalmente La Voce del Virgilio seguirà le altre iniziative del Progetto Legalità e vi terremo informati.

Arianna, Chiara, Valeria, Veronica, Vittoria 4LA