BUCO NERO: EINSTEIN AVEVA RAGIONE

di Eva Liguori, Ludovica Inforzato, Sara Natale (ISISS A. Giordano, Venafro)

I ricercatori dell’Event Horizon Telescope hanno annunciato la scoperta dell’immagine che si trova nella galassia Messier87, distante 55 milioni anni luce dalla terra.

 

Per la prima volta è stato fotografato il “gigante” che si trova nella galassia Messier87. È stato definito il punto dove spazio e tempo si accorciano e la materia viene inghiottita senza fare più ritorno. Gli artefici di questa scoperta sono stati i ricercatori del progetto internazionale “ Event Horizon Telescope”, al quale l’Italia ha partecipato con due diversi istituti di astrofisica e fisica nucleare. La scoperta è stata resa possibile grazie a otto radiotelescopi sparsi tra Europa, USA, Cile e Polo Sud puntati sul centro della galassia Messier87. Grazie ad osservazioni più accurate, è stato constatato che il disco nero è formato da materia orbitante che viene risucchiata, plasma incandescente che vortica intorno ad esso e una nube di gas che orbita con la velocità prossima a quella della luce. Come dichiara Luciano Rezzola, membro del comitato scientifico della collaborazione: << per noi oggi si apre la prima pagina di un libro straordinario che però già precedentemente aveva “aperto” Einstein un secolo fa>>. E’ stato un grande passo per la comunità scientifica che adesso ci potrebbe svelare altri misteri dell’Universo grazie a questa notizia. A detta dei ricercatori, la caccia ai buchi neri non si chiude qua, è solo l’inizio di una grande scoperta. Adesso rimane solo il desiderio di fotografare la Via Lattea, la grande sconosciuta.