La scienza fa cultura ed entusiasma

XXVIII settimana della cultura scientifica e tecnologica

Gli studenti dell’ITI “Galileo Ferraris” di San Giovanni La Punta hanno partecipato alla settimana della cultura scientifica e tecnologica con una visita guidata all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) – laboratori nazionali del sud.

La visita ha condotto gli studenti all’interno della ricerca applicata, ha catturato la loro attenzione con le applicazioni pratiche che sono scaturite dalla ricerca di base; non può esistere progresso senza quest’ultima. Hanno colto anche quello che sfugge spesso dentro un’aula  dove la didattica ha i confini delle discipline: i collegamenti tra la fisica e le altre discipline scientifiche. Non è sufficiente ad esempio dire che l’analisi chimica ha la necessità di utilizzare principi fisici; vederlo dal vivo ha contribuito a comprendere questi concetti in modo essenziale.Hanno appreso meglio che le tecnologie possono evolversi e sviluppare solo grazie alla sinergia tra le scienze.

Il primo strumento che è stato presentato è quello relativo alle tecniche di diffrazione a raggi X utilizzate per individuare i pigmenti impiegati per dipingere un’opera d’arte e che permettono di individuare anche la presenza di eventuali parti nascoste nei dipinti attraverso la decodifica di tutti gli elementi chimici individuati. La scienza diventa funzionale alla storia e alla chimica.

E’ stato visto il tandem: un acceleratore lineare elettrostatico di ioni che raggiunge una potenza di 100 MegaelettronVolt ed il ciclotrone superconduttore i cui fasci radioattivi sono utilizzati oltre che per studiare le particelle subatomiche anche per curare alcuni tipi di tumori oculari mediante una tecnica chiamata adroterapia. 

Questa si basa sul bombardamento con protoni della parte malata  ed è una tecnica con una invasività decisamente inferiore alla radioterapia. Ha permesso la cura di questa malattia con una percentuale di successo molto alta e si stanno vagliando altre possibilità per la cura di altri tipi di tumori.

La visita è stata una scoperta di un mondo sconosciuto ed affascinante, un intreccio multidisciplinare che spesso sfugge se non si allena la mente alla scoperta.

Durante la visita è stato spiegato anche il funzionamento dello spettrometro magnetico che permette lo studio di alcune particelle subatomiche.

 

Il progetto che ha affascinato di più tutti è stato il “telescopio di neutrini” KM3NET che si sta costruendo a largo di Capo passero: in fondo al mare si stanno collocando sensori di neutrini che permetteranno di comprendere meglio l’origine dell’Universo.

Attraverso questi sensori si è udito anche il canto delle balene nel mare, al largo del porto di Catania. Le ricerche che si fanno per un motivo spesso conducono anche a percorrere altre strade inaspettate e questo tipo di sensori sono largamente utilizzati nel settore della biologia marina per lo studio dei cetacei.

La visita è stata molto interessante ed apprezzata da tutti i partecipanti. I ricercatori che ci hanno accompagnati sono stati salutati al termine con un caloroso applauso di ringraziamento.