Riscoprire Catania segreta: San Berillo

Catania: una città dalle mille potenzialità, che negli ultimi anni è sbocciata in tutta la sua bellezza, diventando una meta accattivante per molti turisti, ma che, purtroppo, possiede ancora quartieri in cui degrado e incuria sono all’ordine del giorno. Tuttavia, tra i tanti difetti e disservizi che continuano a essere presenti, sono stati avviati progetti per la riqualificazione di aree cittadine degradate, con l’obiettivo di rinnovare l’immagine della città e mettersi in linea con il resto dell’Europa.

In particolare, tale “rigenerazione urbana” coinvolge lo storico quartiere a luci rosse di San Berillo, che da tempo risulta essere una zona malfamata e abbandonata, nonostante sia uno dei quartieri più antichi di Catania.

Nonostante si pensi che il quartiere di San Berillo sia un luogo di assoluta perdizione, in realtà è stato culla dell’amore e dell’arte in tutte le sue forme. Si pensi alla grande scrittrice del novecento Goliarda Sapienza, nata e vissuta proprio a San Berillo, come è ben evidente dalle numerose tracce sparse nelle sue opere, che descrivono i luoghi amati durante l’infanzia, come la casa natale in Via Pistone o il cinema Mirone (l’attuale cinema King). Goliarda era un’artista che elevava gli ultimi e cercava di raccontare le vite degli altri attraverso la sua scrittura: le sue opere sono ricche di ricordi della sua città e delle storie di artigiani, ambulanti e prostitute, i veri protagonisti di San Berillo. Ed è proprio per rendere omaggio a questa grande donna che le associazioni femministe Voltapagina e Snoq si sono battute per intitolarle la piazzetta delle Belle. In questa piazzetta dalla brutta fama, tra giri di droga e prostituzione, un giovane catanese ha cercato di dare nuova luce al quartiere con il suo locale “First”, proponendo un nuovo modo di vivere il cuore di Catania.

Nel tempo, numerose associazioni hanno tentato di rivitalizzare il quartiere con eventi culturali ed iniziative artistiche, come l’associazione “Trame di quartiere”, che si batte per la salvaguardia del patrimonio storico e culturale. Un altro esempio è, infine, quello del museo REBA, che raccoglie opere di artisti siciliani e che ospita eventi musicali, teatrali e artistici, con l’obiettivo di ridare valore ad una zona troppo spesso dimenticata.

Alessandro Volpe III B