Nuova maturità: favorevoli o contrari?

Recentemente approvato dopo un lungo e difficoltoso iter-burocratico, il nuovo esame di maturità si appresta a fare il suo debutto a giugno, tra mille polemiche e dubbi.
Tra le critiche rivolte, il poco tempo a disposizione per un’adeguata preparazione, la mancanza di indicazioni precise e i dubbi sull’alternanza scuola lavoro.
Ne abbiamo parlato con Maria Cristina Schio, docente di italiano presso il Liceo Statale Maria Montessori.

Professoressa, innanzitutto grazie mille per essersi offerta di rispondere ad alcune nostre domande. Volevo iniziare con una domanda precisa e mirata: le piace il nuovo esame di maturità?

No”

Perché?

Riflette le incertezze e la confusione di questo momento politico in Italia. Non sono chiare le coordinate, le richieste, non è chiaro su cosa gli/le student* si devono preparare in modo specifico.”

Cosa la preoccupa di più?
Mi preoccupa la superficialità con cui tutti intervengono nel mondo della scuola, tagliano, modificano senza un disegno coerente

Un elemento che ha fatto senz’altro discutere è stato l’eliminazione della terza prova, il famoso “quizzone” a domande aperte, la modifica della seconda prova, che consisterá in non una, bensì 2 materie, e la conseguente redistribuzione del punteggio: i crediti valgono 40 punti, le restanti 3 prove, 20 ciascuna. Che ne pensa? Le sono sembrate modifiche giuste?

Le prove sulla comparazione tra due materie affini potrebbe sembrare una grande trovata! In realtà gli/le student* non saranno in grado nella maggior parte di effettuare accostamenti convincenti perché non sono allenati ad eseguire compiti simili. Quanto alla nuova tabella valutativa mi sembra fumosa e complessa. Pertanto poco praticabile con correttezza.”

Lei è docente di lettere e quindi forse nessuno meglio di lei può risponderci. È stato eliminato il tema storico nella prima prova e la Tipologia C, il tema di ordine generale, trasformato in un tema di carattere “espositivo-argomentativo”. Che ne pensa?

La riflessione storica è fondamentale. E se è vero che il contesto storico è trasversale a ogni disciplina, è vero anche che un ambito specifico di specificità storico-politico, in cui il candidato possa esporre le proprie conoscenze e le proprie riflessioni è importante, per non dimenticare ciò che è stato.”

Altra questione é quella relativa all’Alternanza scuola-lavoro. Sono state ridotte le ore ma comunque sarà presente nel colloquio finale. E allora le pongo questa domanda: a distanza di qualche anno, é stata, per quel che lei ha visto, una esperienza positiva per i suoi alunni? Li ha visti coinvolti e motivati?

L’ASL è stata un nodo caldo di questi ultimi anni. Difficile da scegliere, sviluppare e realizzare in un Liceo. Ciò nonostante se si trovano le giuste agenzie e le giuste relazioni e i progetti sono seguiti con passione dai docenti di riferimento può essere una esperienza positiva. Personalmente abbiamo avuto progetti con il mondo dell’editoria, del giornalismo, con l’agenzia Oxfam e l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”

Alla luce di ciò che ci ha detto, cosa direbbe al ministro dell’Istruzione Bussetti? Oppure, cosa farebbe Lei, oggi, se fosse Ministro?

[Ride] “Al Ministro direi di farsi un giro serio nelle scuole e di lavorare per le sue proposte e il suo Ministero a un tavolo di dialogo condiviso con le rappresentanze di docenti e studenti. Per non spegnere quel poco di passione che ancora c’è e manda avanti, nelle aule, il mondo della scuola”

La ringrazio per il tempo che ci ha regalato, è stato un piacere. Grazie mille!
Grazie a voi, é stato un piacere!

 

Karim Ahmed