Intervista a un liceale che insegue il suo sogno

Federico Meuti è, come dice lui stesso, un “aspirante giornalista” di 18 anni che scrive per il giornale sportivo online “numero diez”.

Quali sono i tuoi compiti nel giornale?

Per il giornale io sono chiamato a scrivere tre articoli a settimana, che possono essere un articolo classico, focalizzandomi su un giocatore o su una squadra in particolare, un’intervista ad un ex calciatore o ad un esperto di questo settore, o anche una flash news, un pezzo veloce su una notizia uscita il giorno stesso della pubblicazione dell’articolo.

Quali sono i soggetti degli articoli solitamente?

Gli articoli per l’appunto sono soprattutto legati al mondo del calcio. Spesso si scelgono focus su calciatori giovani, che in pochi conoscono, o su squadre e allenatori che stanno facendo molto bene, rivoluzionando nel loro piccolo il gioco del pallone. A volte invece si si scelgono anche temi più originali e divertenti per incuriosire maggiormente il lettore.

Comunque per chi non ama solo il pallone, ci sono anche rubriche che si occupano di basket, motori e tennis.

Scegli tu cosa scrivere, e se si come lo fai, o ti vengono date delle indicazioni particolari?

La rivista prevede diversi caporedattori che si dividono le giornate e assegnano i pezzi in base all’andamento dei campionati e alle notizie più importanti che escono giorno per giorno. Spesso però gli stessi redattori possono esprimere le loro idee e presentare articoli che se giudicati interessanti dagli stessi caporedattori, possono essere scritti e poi pubblicati. C’è molta libertà di scelta fortunatamente.

Quanto ti impegna la stesura di un articolo e come raccogli le notizie?

Personalmente ci impiego molto a comporre un articolo intero, diciamo dalle 2 alle 3 ore e mezza. A differenza di alcuni miei colleghi, se si può dire così, mi serve diverso tempo per stilarne uno completamente, ma la cosa non mi pesa.

Le fonti sono diverse, soprattutto siti che si specializzano in determinate statistiche, ma anche giornali e Pay tv importanti come Sky. L’importante è controllare sempre l’affidabilità.

Come ti trovi nell’ambiente e come vivi questa esperienza?

Io lo vivo con un piccolo sogno. So che è un piccolo traguardo ma per me che ho sempre voluto fare il giornalista sportivo, questo è un ottimo punto di partenza. I ragazzi con cui scrivo rendono tutto ancora più piacevole, dal momento che confrontandosi si riesce a capire meglio quali siamo i propri limiti sia nella battitura che nelle conoscenze sportive.

 

Federico Barbieri