Intervista sul vizio del fumo

Ho intervistato una mia amica e coetanea, che durante la sua vita ha avuto il vizio del fumo ma che nonostante ciò è riuscita a smettere completamente. Per rispettare la sua privacy, ho mantenuto segreto il suo nome.

A che età hai provato la prima sigaretta e come hai iniziato a fumare?

A 14 anni. Ero stata influenzata dal mio gruppo di amici, tutti miei coetanei, e, incuriosita, ho comprato il mio primo pacchetto. Poi ho cominciato ad acquistarne altri, di diverso tipo, per trovare un sapore che mi piacesse, e così ho iniziato.

Perché fumavi?

Per costrizione sociale. Non perché lo facesse chiunque, ma perché sentivo che le mie scelte a quell’età fossero fortemente condizionate dai miei coetanei. Poi, comunque, ho continuato, perché mi piaceva accompagnare la sigaretta a dei piccoli momenti della mia vita di ogni giorno. Mi piaceva accompagnarla al caffè e al cornetto la mattina, alla lettura di un libro sul balcone, a una passeggiata all’aria aperta. Mi piaceva e basta. Non pensavo alle conseguenze.

Ogni quanto fumavi?

Normalmente non più di 10 sigarette al giorno durante la settimana. Per essere precisi, tra 7 e 10. Durante il weekend è inevitabile che passassi più tempo fuori casa, quindi anche oltre 10 al giorno.

Quando hai smesso di fumare?

A 17 anni, circa 3 anni e mezzo dopo.

Cosa ti ha spinto a smettere?

Il motivo principale per cui ho smesso è il problema del surriscaldamento globale. Le sigarette sprigionano una grande quantità di diossido di carbonio, composto noto comunemente con il nome di anidride carbonica. Si tratta di un gas nocivo, che sta distruggendo il pianeta su cui viviamo. Spero che al mio piccolo contributo si aggiunga quello di molte altre persone, altrimenti nel giro di qualche anno la Terra diventerà inabitabile. Un’altra ragione per cui ho smesso è l’enorme dispendio di denaro che comportava. Infine, per la mia salute: quando ho cominciato a fumare no è che ignoravo totalmente il mio benessere, ma ero soltanto una ragazzina e credevo di essere più potente del cancro e di tutte le malattie associate al fumo. Con l’età questa mia onnipotenza, che in realtà è propria di tutti gli esseri umani secondo me, è venuta meno e mi sono resa conto che il cancro e le altre malattie sono fenomeni che non possiamo controllare perché molto più imponenti di noi. Ciò che mi ha fatto cambiare idea riguardo questo è stato anche un libro che ho letto, dell’oncologo Umberto Veronesi, riguardo la probabilità che si verifichino cancri negli esseri umani.

Smettere di fumare è stato difficile?

Forse non vi aspetterete questa risposta, ma per me non è stato difficile. Inizialmente sono passata alla sigaretta elettronica, ma in breve tempo il suo sapore ha cominciato a disgustarmi. Fu così che ho colto l’occasione per smettere definitivamente.

Ti viene mai voglia di fumare?

Ogni tanto sì, quando sto in un gruppo di persone e la gran parte di esse sta fumando. Ma solo per il gesto di farlo, non per il reale bisogno.

Chi ritieni il responsabile del gran numero di fumatori in giro al giorno d’oggi?

Il governo, che per guadagnare sul piano economico non si preoccupa della salute dei cittadini e anzi ne trae beneficio dall’eventuale malattia. Secondo me bisognerebbe abolire per sempre la produzione e la compravendita di tabacco, su mercato internazionale.

 

Giacomo Alicandro