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Biologia umana e tecnologia si fondono: Osmosis è sempre più vicino 

E se in Osmosis veniva lanciata sul mercato l’applicazione in grado di decodificare il vero amore e analizzare in profondità il cervello degli utenti attraverso l’ingestione di una pillola, per gli scienziati il cervello umano potrà essere collegato ad un cloud 

Secondo uno studio pubblicato su “Frontiers in Neuroscience” il muro tra biologia umana e tecnologia potrà essere oltrepassato. 

Il progetto

Il progetto, chiamato Brain/Cloud Interface, consiste in un sistema che lavora con nanorobot neuroni in grado di dare accesso al cervello a tutti i dati su internet con il solo pensiero. 

Per i ricercatori dell’Università di Berkeley e dell’Institute for Molecular Manufacturing è solo questione di anni. 

Come funzionerà

Si crede che i nanorobot neurali, dispositivi sottili come una capello, potranno navigare nel sistema vascolare umano e attraversare la barriera amato-encefalica per allacciarsi, infine, alle cellule cerebrali. 

Nel nozioni poi saranno trasmesse dalla neocorteccia cloud alla normale neocorteccia. 

Sembra fantasia, eppure il futuro è sempre più vicino. Sorge spontanea una domanda, come cambierà tra decenni e decenni l’apprendimento e la specializzazione nei saperi? 

di Paolo Ferrara