Gazzelle torna a casa!

Tra i profili più rilevanti della musica diffusa tra i giovani troviamo il cantante Flavio Pardini, meglio conosciuto come “Gazzelle”, pseudonimo adottato all’inizio della sua carriera da artista nel 2016, solo dopo aver fatto esperienza in qualche locale capitolino, presentandosi solo con nome e cognome.

Il ventinovenne romano si è reso protagonista di un importante sold-out qualche giorno fa proprio nella sua città natale, precisamente al palazzetto dello sport il 3 marzo, importante evento che ha consolidato la sua popolarità già dimostrata nelle più importanti classiche italiane degli store digitali.

L’evento di qualche giorno fa ha contato migliaia di biglietti venduti, con grande percentuale di partecipazione da parte di ragazzi di età compresa tra i 14 e i 19 anni. Nonostante il cantante trascorra la proprio vita artistica a Milano l’importante numero e il caloroso affetto l’hanno fatto sentire a casa e alquanto sbalordito davanti al suo pubblico con affermazioni nell’apertura decisamente significative “Come state, regà? Grazie mille di essere venuti, vi voglio veramente bene”, le quali dimostrano l’attaccamento alla capitale e ai suoi concittadini.

L’atmosfera con cui lo accoglie il pubblico è delle migliori, dalla prima all’ultima canzone vengono coinvolti in un atmosfera un po’ malinconica ma a tratti relativamente romantica.

Il protagonista non manca nell’esporre le proprie origini strettamente romane, precisamente del rione Prati, sia con le classiche espressioni in gergo, come la scritta “Ciao ragà” esposta al suo ingresso sul maxi schermo, sia con la dedica alla madre nella presentazione di un suo brano, motivandola grazie al fatto che sia stata lei la prima ad ascoltarlo in anteprima nella cucina di casa. Sul palco sono saliti come ospiti alcuni personaggi, come Galeffi da sempre partner musicale di Flavio. Inoltre ha fatto comparsa anche Appino, degli Zen Circus, con il quale ha duettato in un singolo del nuovo album.

Questa esibizione è stato un vero e proprio ritorno a casa da parte dell’artista, il quale viene accolto a braccia aperte dalla gioventù di cui ha fatto parte per anni e dalla quale sembra non essersi mai allontanato. Nonostante sia rimasto molto attaccato alle proprie origini e alla semplicità tramandata dalla sua famiglia, l’artista in un solo anno e mezzo ha fatto un grande salto di qualità, passando da canzoni da cameretta e considerate delle meteore, ad una sua vera e propria identità che lo distingue e caratterizza nell’ambito musicale.

Conclude il suo concerto salutando il pubblico con “All you need is love” dei Beatles e spalancando le braccia con estrema soddisfazione.

Nonostante lavori in una casa discografica a Milano sembra che Roma non l’abbia mai abbandonato.

Sabina Piacente