Intervista a un coetaneo di un’associazione cattolica

L’intervista è stata fatta ad un mio coetaneo, il quale frequenta un’associazione cattolica presso la chiesa San Frumenzio.

 

COME HAI SCOPERTO QUESTA ASSOCIAZIONE?

‘’Inizialmente frequentavo questa chiesa la domenica perché è il riferimento del mio quartiere e solo dopo averla vissuta per qualche anno ho scoperto questo gruppo di ragazzi che dopo la messa si rimangono a discutere, a fare attività, ad intrattenere i più piccoli e a curare l’ambiente a loro adibito legato alla chiesa’’.

COME TI TROVI CON I RAGAZZI CHE FREQUENTI IN QUESTO AMBIENTE?

‘’Inizialmente non li vedevo troppo bene, non credevo fosse un ambiente adatto a me. Solo dopo aver ricevuto un invito da un mio amico molto stretto ho deciso di partecipare e devo dire che è stata una delle scelte migliori che potessi fare. Abbiamo creato un gruppo che va anche oltre l’ambiente ecclesiastico con il quale trascorro spesso i pomeriggi e con il quale ho legato veramente tanto’’.

DI COSA VI OCCUPATE DI PRECISO?

‘’Il nostro gruppo non si differenzia particolarmente dalle altre chiese. Noi siamo coinvolti in diverse attività dalla beneficenza al fare i catechisti ad i più piccoli. Una delle attività che più preferisco è un campeggio di una settimana che svolgiamo ogni anno nelle campagne laziali staccando da quella che è la frenesia cittadina. L’unica regola che abbiamo durante questo campeggio è che non è consentito l’utilizzo di internet e dei cellulari. Ogni bambino o ragazzo inizialmente vede questa come una cosa negativa, quasi una costrizione ma solo alla fine della settimana apprezzano le attività svolte in a contatto con la natura’’.

QUALI ATTIVITA’ DI BENEFICENZA SVOLGETE INOLTRE?

‘’Spesso capita che alcuni di noi, solo chi se la sente maggiormente, vada a dare da mangiare alla mensa dei poveri. Ho frequentato questo luogo tre volte e devo dire che è un’attività particolare perché fa aprire gli occhi e ti presenta qualsiasi realtà che possa essere vicina o lontana alla propria. La reputo una delle più importanti, nonché quella che mi è più a cuore perché si legge la vera felicità nelle piccole cose come quella di un pasto’’.

COSA CONSIGLI AI GIOVANI DELLA TUA ETA CHE VOGLIONO APPROCCIARE A QUESTE ATTIVITA’?

‘’Personalmente adoro molto l’ambiente e la mentalità del mio gruppo, soprattutto per come riusciamo a mettere all’atto pratico le nostre intenzioni ed idee. Però se devo volgere un mio consiglio ai miei coetanei gli suggerisco di fare qualsiasi cosa credono sia giusta per loro con un occhio di riguardo verso i più bisognosi o il prossimo in generale’’.

 

Sabina Piacente