Cara Greta, ti scrivo

Cara Greta,
è gridando il tuo nome che milioni di persone in questo momento stanno lottando per il pianeta; è il tuo nome che avanza riecheggiando nelle strade assieme alle grida di pace, di rivolta, di speranza. Il tuo volto compare in ogni striscione; le tue trecce nelle prime pagine di tutti i giornali. Sei la ragazza le cui parole hanno aperto gli occhi del mondo e lo hanno attraversato fino a giungere ad una piccola ragazza di Firenze, rapita dalla tua determinazione e dalla tua audacia. Neanche il timore del giudizio altrui è riuscita a disorientarti, hai continuato a perseverare nelle tue idee con una forza straordinaria, rarissima ormai tra la gente.
Per dirti la verità, la prima impressione che le tue parole mi hanno lasciato è stata rabbia. Trovo paradossale che una ragazzina debba essere costretta a rinunciare ai suoi diritti fondamentali per un pianeta consumato dall’avidità dei pochi. Ma è proprio questo che svela l’incommensurabile altruismo delle tue azioni, il quale non si limita ad una cerchia ristretta, ma si estende all’umanità. Stai agendo per l’umanità. Potevi scegliere semplicemente di chiudere gli occhi, invece hai scelto di alzare lo sguardo alle stelle per vederle tornare a risplendere. Per aver conquistato gli animi del pianeta, per aver osato dove altri hanno ceduto alla paura, per non esserti arresa mai, grazie. Riprenderemo il nostro futuro.
Gemma Petri / Liceo Classico Galileo di Firenze