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Da studentessa svedese a candidata al Premio Nobel per la pace, ecco Greta Thunberg

La giovane ragazza svedese ha subito catturato l’attenzione dei più grandi uomini europei, portando il suo nome fino a Davos, ad esporre i problemi climatici. Ovunque sono sorte manifestazioni contro la pigrizia di certi soggetti nella risoluzione di questo problema. Il 15 marzo sono scesi migliaia di persone nelle piazze di tutto il mondo per opporsi al fenomeno dell’inquinamento, in particolare contro il riscaldamento globale. Il settore di popolazione colpito sono i ragazzi,spesso estranei a tematiche di questo tipo, che devono assolutamente far capire quanto sia importante invertire questa rotta. Tuttavia per rendere migliore il nostro mondo ha affermato la ragazza:”bisogna poter contare sulla mano di tutti, per rendere migliore la nostra casa, il mondo”. Negli ultimi anni il tasso d’inquinamento è salito a livelli vertiginosi, con un aumento nell’emissione di CFC(clorofluorocarburi), prodotti in gran quantità dalle bombolette spray e dai fluidi refrigeranti. Si tratta di composti chimici contenenti fluoro,cloro e carbonio, altamente infiammabili ma poco tossici. Un eccessivo utilizzo crea cosiddetto “buco nell’ozono”,poiché i CFC competono con l’ozono nell’atmosfera andandolo a sostituire. Infine arriviamo al fenomeno cui Greta Thunberg si sia particolarmente soffermata, il riscaldamento globale. La ragazza appartenente ad un paese ad “emissioni zero”, vuole sensibilizzare questo grave problema, descrivendo il pianeta Terra come una casa in fiamme, dove un intervento immediato aiuterebbe a non bruciarla. Tra i problemi riconosciuti sono evidenziati: il CO2 uno dei principali gas serra assieme al metano, responsabili di surriscaldamento, sfruttamento dei combustibili fossili e deforestazione. Ormai nel la biodiversità è sempre più assente, i cambiamenti climatici sono inarrestabili, e la piccola eroina sta cercando in tutti i modi di proteggere il suo pianeta. Per coinvolgere grandi e piccini, manifesta solo il venerdì con lo slogan:”Fridays for future”, partecipando alla manifestazione: “Rise for Climate” davanti al Parlamento Europeo di Bruxelles. I suoi scioperi ha attirato i media delle diverse nazioni, ispirando migliaia di studenti in giro per il mondo. Alla ragazza sono state diagnosticate la sindrome di Asperger e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Addirittura convinse i genitori ad iniziare una dieta vegana per favorire l’impronta ecologica. La decisione di diventare paladina del clima, nacque da un’estate estremamente calda, causa di incendi ed aridità dei campi. Infine la sua partecipazione al COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici a Katowice, in Polonia, ha messo alla luce la colpevolezza dei leader di mezzo pianeta, dichiarando come la loro ostentazione al lusso metta a repentaglio le sorti del pianeta. Di salvabile non è rimasto ormai molto, ma la giovane ragazza non si lascia abbattere oltre a combattere la sua malattia ed il mutismo selettivo(dichiarato in una sua intervista), lotta per i “polmoni” del nostro pianeta.

Nicolò Testarmata 3E