Il ricordo di un’artista intramontabile: Martha Graham

In memoria di Marta Graham danzatrice e coreografa statunitense, ideatrice della tecnica contraction-release ,utilizzata dai coreografi contemporanei.

Ventotto anni fa si spense Martha Graham all’età di novantasei anni. Martha Graham è considerata la donna simbolo del mondo della danza soprattutto perché ha creato la propria tecnica basata sulla respirazione e ha introdotto i suoi principi fondamentali della “contraction” ossia “contrazione” e sulla “release” ossia “rilascio” o “sospensione”, principi ispirati alle due fasi fondamentali della respirazione. La contrazione avviene durante la fase di espirazione in cui la colonna vertebrale si curva verso terra, la pancia segue il verso della colonna vertebrale quindi va verso l’interno della curva e il diaframma spinge verso l’alto. Mentre la sospensione avviene durante la fase di inspirazione ossia una spinta che parte dal bacino, di conseguenza la schiena si stende e il corpo raggiunge il punto di massima tensione verso l’alto.

Dunque secondo la dinamica contraction-release ogni movimento di estensione del corpo è generato dal precedente movimento di raccoglimento, così come avviene nella respirazione, ossia ogni fase di inspirazione è generata dalla precedente fase di espirazione. Inoltre secondo questo metodo il movimento si origina nella tensione di un muscolo contratto e continua nel flusso di energia rilasciato dal corpo. Un altro dei movimenti più ricorrenti nello stile Graham è la spirale ossia la torsione dal bacino fino alla testa e agli arti superiori, senza però spostare il baricentro.

Questa sua tecnica è molto importante nella cultura artistica odierna, tant’è che molti coreografi si basano su questa sua invenzione, usandola frequentemente. Questa donna rimarrà sempre simbolo di bellezza, di arte, di danza perchè ha portato un’ evoluzione artistica non da poco infatti ha fatto della danza un linguaggio e una modalità espressiva dell’inconscio umano e personale: movimenti violenti, tormentati, traduzione di quelle emozioni e di quei sentimenti che non tutti i ballerini e coreografi erano e sono in grado di mostrare al pubblico. In memoria della sua morte si ricorda la sua unicità, la sua eternità e la sua originalità imprescindibile che tutt’oggi vive nel mondo della danza.

Milena Muscillo 3E