L’immigrazione è un fenomeno che ha da sempre caratterizzato la storia dell’uomo e che negli ultimi anni, in Europa e in Italia, si presenta in costante crescita. E’ un evento difficile da gestire, in quanto implica un notevole impegno a livello economico, sociale e culturale, da parte del paese ospitante.
L’immigrazione diventa un problema se l’intervento della politica e il comportamento dell’opinione pubblica sono di giudizio e rifiuto, anche se con motivazioni che tendono ad evidenziare le difficoltà di uno Stato a fare fronte alle esigenze di assistenza degli immigrati che arrivano sul territorio.
Tuttavia spesso si dimentica che gli immigrati scappano dal loro Paese perché non hanno alternative; lasciano la loro terra, la famiglia e il loro passato, per ricominciare.
Il tema è all’ordine del giorno nei dibattiti politici, ma noi singoli cittadini cosa possiamo fare per dare un contributo al problema dell’immigrazione?
Ciascuno può contribuire cercando di aprire i propri orizzonti culturali, immaginando una società multietnica e guardando gli immigrati come un fattore positivo, una risorsa al fine della conoscenza di nuove culture e di una visione più aperta dell’altro.
Eliminare i pregiudizi è dunque necessario per favorire l’integrazione
Ritengo che la scuola debba parlarne maggiormente, al fine di sensibilizzare e promuovere l’incontro tra culture, aiutando i ragazzi ad apprezzare le diversità che costituiscono un mosaico di esperienze.
Infatti, le nuove generazioni dovranno sempre più confrontarsi con persone di diverse nazionalità, con diversi back ground culturali ed è quindi necessario favorire sin dalla giovane età la capacità di apprezzare la diversità per trarne risorse positive.
Riccardo Bazzano, 3E