Addio, Stan Lee!

Ce la ricordiamo tutti la faccia piangente di Tobey Maguire (o Peter Parker se vogliamo chiamarlo come il personaggio che sta interpretando) mentre cerca di capire che suo zio Ben Parker non tornerà più in vita. Già, lo conosciamo tutti Spider Man o l’Uomo Ragno, detto all’italiana come conosciamo Iron Man, Hulk, Capitan America oppure il mago supremo Stephen Strange. Tutti personaggi famosissimi, tutti supereroi con superproblemi che hanno perso il loro creatore: la notizia è arrivata come un lampo nella notte dal Golden State, per la precisione da Los Angeles, dove il rivoluzionario e celeberrimo fumettista della Marvel, il grande Stan Lee, è morto.
La notizia ha sconvolto i milioni di fan e personaggi di rilievo legati all’azienda che negli anni Sessanta ha cambiato il modo dei supereroi per sempre, lasciando un segno indelebile nella storia del Novecento.
Nato a New York il 28 dicembre del 1922 come Stanley Martin Lieber , Stan Lee fu conosciuto anche come “l’Uomo” o “il Sorridente”: grazie alle sue storie ed il suo impegno in ambito fumettistico ha permesso alla Marvel di diventare un’azienda di livello planetario. La sua famiglia era ebrea di origine romena e si trasferì nella Grande Mela dopo aver ottenuto la cittadinanza americana, inizialmente come addetto copie per la Timeley Comics, nel 1941 pubblica una storia firmandola con lo pseudonimo Stan Lee, che fu pubblicata come fumetto riempitivo su “Captan America”. Dopo la seconda guerra mondiale (a cui Stan prese parte) una campagna promossa dallo psicologo Fredric Whertman e dal senatore Ester Kefauver accusò le case produttrici di fumetti di corrompere le menti dei lettori con scene di violenza e di sessualità ambigua: questo portò Stan a voler cambiare lavoro cosa che poi, potremmo dire per fortuna, non accadde.
Stan rivoluzionò il mondo della fumettistica perché introdusse personaggi che avevano difetti come gli esseri umani in quanto tali, infatti prima personaggi come Superman sembravano intoccabili e perfetti; insieme al disegnatore Jack Kirby creò i Fantastici 4, pubblicati nel lontano 1961, cui seguirono poi Hulk, Thor (usciti entrambi nel 1962), quindi IronMan, gli X-men e Doctor Strange (1963), a seguire Daredevil (1964), ma il personaggio di maggior successo uscì nello stesso anno di Thor e stiamo parlando di Peter Parker ovvero SpiderMan, creato insieme al disegnatore Steve Ditko. Negli ultimi anni la Marvel dal proprio universo fumettistico di supereroi ha sfornato film di grande successo come la saga degli Avengers o di Spiderman o ancora quella degli X-Men.
Lo scorso 12 novembre 2018 Lee è morto all’età di 95 anni al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, California, dopo essere stato trasportato d’urgenza in ambulanza il giorno stesso a causa di un peggioramento della polmonite che lo aveva colpito, e a pensare che questo maestro non tornerà più in vita ci sentiamo un po’ come il giovane Peter Parker quando vede il corpo di suo zio senza vita: è molto difficile da accettare, certo il suo corpo non sarà più con noi ma i suoi insegnamenti sì perché è proprio vero che “da un grande potere derivano grandi responsabilità”.
Leonardo Fattori / Liceo Classico Galileo di Firenze