Dimmi un’onomatopea e ti dirò cosa senti

Boom, gasp, gulp: chi non ha mai letto queste espressioni mentre gustava una storia di Topolino, Spiderman o altri fumetti? Però in pochi sanno che sono circa 2000 e che riescono a trasmettere 24 emozioni diverse.
L’università di Berkeley, in California, ha svolto uno studio su queste espressioni onomatopeiche, che è stato pubblicato sulla rivista “American Psychologist”: la ricerca dimostra come queste espressioni aiutino i medici che lavorano con persone affette di autismo e altri problemi legati al processo emotivo e possano essere utilizzate per insegnare ai robot a riconoscere in maniera più efficace le emozioni umane in base ai suoni che vengono prodotti.
L’analisi è stata condotta tra gli anglofoni, registrando questi suoni da 56 attori professionisti e non provenienti da USA, India, Kenya, Singapore; in seguito un migliaio di persone adulte hanno ascoltato le onomatopee prima registrate e le hanno valutate sulla base delle emozioni. Un’analisi statistica delle risposte del campione ha rilevato che le esplosioni vocali rientrano in 24 categorie fra cui divertimento, rabbia, confusione, disprezzo, simpatia, trionfo, sollievo, tristezza, paura, interesse e altre emozioni.
Per la seconda parte dello studio, i ricercatori hanno cercato di presentare contesti del mondo reale grazie a video clip di YouTube che evocano le 24 emozioni stabilite nella prima parte dello studio. Anche qui i ricercatori sono stati in grado di categorizzare le loro risposte in 24 sfumature di emozioni.
Le onomatopee sono uno dei modi con il quale, soprattutto da bambini, abbiamo iniziato a capire e a distinguere i sentimenti nelle pagine di quei fumetti che ci hanno fatto sognare e che, in conclusione, ci hanno anche insegnato molte cose.
Leonardo Fattori / Liceo Classico Galileo di Firenze