Ecco la sleep-box di Zuckerberg

I figli, sicuramente sono la gioia più grande della vita ma, ahinoi, si sa che con loro aumentano gli impegni: prima l’allattamento, poi lo svezzamento, in alcuni casi anche le coliche che affaticano il sonno sia a loro che ai propri genitori; una dimostrazione di ciò è la storia che è capitata ad uno degli uomini più influenti del terzo millennio, Mark Zuckerberg.
Infatti l’inventore di Facebook è felicemente sposato con Priscilla Chan, pediatra e filantropa americana dalla quale ha avuto ben due figlie, una di quattro anni e l’altra di due, entrambe con un orario biologico molto preciso che le faceva svegliare in un arco temporale dalle 6 alle 7 del mattino; la donna era infatti ossessionata dal desiderio di svegliarsi in tempo per non essere in ritardo nella tabella di marcia imposta dalle figlie, aveva dunque iniziato a non dormire più la notte poiché disturbata dalla luce emessa dal suo cellulare che usava per controllare l’ora.
Così il marito, che con le invenzioni non se la cava proprio male, si è ingegnato ed ha inventato una scatola di legno denominata “sleep-box” che ha migliorato di gran lunga il sogno della moglie.
Essa emette un leggero fascio di luce nell’orario che va appunto dalle 6 alle 7 di mattino, così che la donna non debba più controllare con ansia l’orario e, di conseguenza, possa dormire tranquilla; questa invenzione è stata rivelata da Zuckerberg che ha deciso di commercializzarla nel caso ci fosse stato un imprenditore disposto ad investirci sopra.
“Da ingegnere, costruire un dispositivo del genere è il modo migliore per esprimere amore e gratitudine” queste sono le parole di Zuckeberg a riguardo. Secondo me questa è un’idea a dir poco geniale che proviene dalla mente altrettanto geniale di uno degli uomini che più hanno cambiato il mondo negli ultimi dieci anni, uno dei colossi di questo pianeta che sta diventando digitale sempre di più, questo è un oggetto di grandi potenzialità perché diminuirà il tempo che passeremo col cellulare vicino, che è risaputo sia dannoso se usato o tenuto accanto per un tempo prolungato.
Come al solito l’ultima parola spetterà ai consumatori poiché, se effettivamente questa incredibile invenzione dovesse uscire sul mercato, saremo proprio noi a decidere se comprarla e farne uso quotidianamente o meno, intanto possiamo solo immaginarla sul comodino dell’inventore del social che è diventato parte integrante e in alcuni casi lavoro per molte persone. Staremo a vedere…
Leonardo Fattori / Liceo Classico Galileo di Firenze