Il Far West – Racconto

Tanto tempo fa, in un vecchio Far West, c’era un ragazzo di nome Jack Black, che aveva quindici anni. Non sapeva che quella giornata sarebbe stata diversa dalle altre, e non sapeva che nella sua tasca si avrebbe ritrovato degli oggetti che non esistevano a quei tempi. Nella tasca si ritrovò una pistola laser, una bacchetta magica, delle bombe elettriche e una cosa liscia e lunga, ma, molto calda…
Era una mattinata come le altre, Jack Black era su una sedia a dondolo e diceva fra sé e sé «Come fa caldo oggi, e non c’è niente da fare, che noia, come vorrei che succedesse qualcosa» e si addormentò. Jack si sveglia e ad un certo punto, verso il deserto, Jack vide un grande cerchio azzurro, e pensa «Non è niente di vero, sarà per il sole o per il caldo». Ma dal cerchio uscirono due uomini ;Jack si alza e si dirige verso i due uomini, che erano vestiti con delle felpe marroni con i cappucci. Jack arriva e si ferma davanti a loro e gli chiede «Chi siete voi? Cosa volete da me?» Uno dei due rispose «Noi siamo maghi, ma usiamo anche le armi laser quando c’è un’ armata contro un’ altra, invece la magia si usa quando c’è un duello tra due o tre persone, e tu come ti chiami?» Jack rispose «Io mi chiamo Jack Black, e voi come vi chiamate? » I due si inchinarono e uno rispose «Io sono Giuseppe Brown, invece il mio amico si chiama Pietro Blue, tu sei l’antenato del re Nicola Black, che morì giovane in una battaglia, però non ha figli; allora abbiamo creato una macchina del tempo e siamo arrivati fino a questo tempo. Tu sei il fondatore della famiglia Black e devi combattere questa battaglia contro i nostri nemici». Jack pensò a lungo e accettò. Pietro disse a Jack «Ora faremo un salto nel tempo; e controlla nella tasca». Il ragazzo controllò e trovò in tasca una bacchetta magica e una lanterna allungata che esprimeva tutte le cose che dicevi (e tutte le cose elencate all’inizio). I tre entrarono nel cerchio e in un battibaleno arrivarono in un mondo avanzato e si diressero al palazzo reale, dove Jack si allenò (nel mondo passarono venti anni). Jack era addestrato, avvistò il nemico e radunò tutti i soldati e andarono all’attacco (nel mondo la battaglia durò dieci anni). Jack escogitò un piano e disse «Dobbiamo attaccare la base, tutti sulle navicelle!» Tutti i soldati andarono sulle navicelle e si diressero alla base, lanciarono tre missili e la base esplose. Tutti festeggiarono tranne il capo, che andò con la lanterna allungata al cimitero e disse «Voglio che Nicola Black rinasca» e se lo ritrovò davanti, ma Nicola gli disse «Perché l’hai fatto? Ora la morte ti prenderà!» e la morte (che era Pietro) recitò un incantesimo e Jack svenne. Il ragazzo si risvegliò un po’ turbato ma non sapeva che aveva fatto un sogno premonitore.
C.D. / Classe IV A – Scuola primaria Villani di Firenze