La pergamena misteriosa – Racconto

Una mattina un signore appassionato di libri si svegliò e con aria stanca prese il telefono, chiamò la sua libreria preferita, e ordinò un nuovo libro di geografia. La mattina del giorno dopo sentì: “Drin drin”. Era il postino con il pacco che stava aspettando; lo aprì e trovò il libro che aveva ordinato. Insieme al libro c’era però una piccola pergamena su cui era disegnata una strana mappa. Lui si incuriosì, voleva scoprire da dove provenisse quella pergamena; quindi la portò da una persona che aveva viaggiato in tutti i posti del mondo, dal deserto del Sahara alla giungla, gli dice che quella pergamena proviene dal Messico. Dopo tornò a casa. Quindi il giorno dopo andò alla ricerca della provenienza di quella pergamena. Comprò un biglietto per l’aereo. La sveglia non squillò, per questo perse quell’aereo e anche quello successivo. Uscì di casa e incominciò a camminare portando con sé trenta litri di acqua. Era disperato, perciò riguardò di nuovo attentamente la pergamena e notò che era cambiata! Allora si fermò a guardarla seduto su un masso; dopo un po’ gli passò davanti una macchina senza targa con dentro persone armate e che avevano la foto della pergamena stampata sulla portiera dell’auto. Si alzò di scatto e si aggrappò all’auto e arrivò al loro bunker; c’era di tutto: moto, macchine, armi, bombe, travestimenti, e una sala piena di attrezzi per la palestra. Chiamò la polizia ma non c’era rete, quindi rubò delle provviste per tornare a casa e dire a tutti cosa aveva scoperto. Lo disse a tutte le persone che conosceva o che aveva visto, però nessuno gli credette a parte una persona un po’ pazzerella. Si diedero appuntamento alle otto di mattina al parco più bello della città. Il giorno dopo andarono in una pasticceria che si chiama “IL Ciccio Bomba” dove c’erano muffin, crostatine, e ciambelle. Dopo aver fatto merenda decisero di comprare una telecamera, un coltello, un po’ di tè, delle armi che fanno addormentare e un’ascia. Si avviarono verso il bunker dei cattivi, però a metà incontrarono un leone. Inizialmente rimasero pietrificati dalla paura, poi si ricordarono di aver comprato la pistola con il sonnifero e gli spararono, così il leone si addormentò e lo portarono lontano dal sentiero. Continuarono a camminare e camminare, e si trovarono davanti al bunker. Decisero di andare dentro e sparare i sonniferi; e così fecero. Consegnarono i ladri alla polizia. La polizia chiese loro se avessero voluto diventare dei detective, loro risposero di sì e da quel momento tutti i casi furono risolti.
J.G. / Classe VC – Scuola primaria Villani di Firenze